La Nuova Sardegna

Proposta di legge

L’Udc: l’agricoltura deve essere salvata con l’una tantum

CAGLIARI. Ottantamila euro di contributo una tantum, è consentito dall’Unione Europea, per stabilizzare tremila lavoratori e far emergere così il lavoro nero in dodicimila aziende agricole. Con...

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CAGLIARI. Ottantamila euro di contributo una tantum, è consentito dall’Unione Europea, per stabilizzare tremila lavoratori e far emergere così il lavoro nero in dodicimila aziende agricole. Con quei soldi a fondo perduto, le stesse aziende potranno poi ridurre l’esposizione finanziaria accumulata fino al 2009. Sono questi gli obiettivi concatenati della proposta di legge presentata dal gruppo dell’Udc in Consiglio regionale. La dotazione finanziaria dovrà essere di cinque milioni e alle aziende non potranno essere concessi più di 800mila euro. Sono diverse anche le premialità (sarà del 20 per cento) per gli imprenditori agricoli che favoriranno l’assunzione per almeno cinque anni delle donne e il cambio generazionale nelle campagne Una seconda una tantum, massimo di 500mila euro, è prevista per le aziende, che realizzeranno impianti per la produzione di energie rinnovabili.

«È una grande opportunità – ha detto il capogruppo dell'Udc, Gianluigi Rubiu – perché l’approccio con l’agricoltura deve essere globale ed è finita la stagione degli interventi che non lasciano traccia, o peggio ancora finiscono nelle tasche di chi non vive di agricoltura». Per Giorgio Oppi, è questo il settore economico su cui la Sardegna deve oggi puntare con forza soprattutto se vuole dare un lavoro ai giovani. «Ora che l’industria è crollata – ha detto il consigliere regionale Giorgio Oppi – dobbiamo studiare le alternative serie e che producano sviluppo. La nostra è una proposta seria e ambiziosa che vogliamo discutere con la maggioranza di centrosinistra, per capire fino a che punto vuole accettare questa sfida economica». È nel tessuto delle piccole imprese agricole che bisogna intervenire subito per evitare il tracollo: «Sono loro la Fiat della sardegna – ha sottolineato il consigliere regionale Gianni Tatti – e dobbiamo sostenerle anche con impegno forte nella difesa e nella programmazione del dei finanziamenti che arriveranno con la nuova politica agricola comunitaria». Per il consigliere regionale Peppino Pinna, «l’Europa deve sostenere con forza il suo grande patrimonio in agricoltura e allo stesso dovere non può sfuggire la Regione. In questi primi mesi di governo del centrosinistra abbiamo sentito parlare di tante emergenze ma non ancora una parola sull’agricoltura e questo silenzio ci preoccupa»

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