La Nuova Sardegna

A Palazzo Ducale il film della lunga maratona elettorale

di Antonio Meloni
A Palazzo Ducale il film della lunga maratona elettorale

L’attesa e i commenti della folla davanti ai megaschermi Alle 18 arriva il sindaco: «Ma ancora non entro, c’è tempo»

27 maggio 2014
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SASSARI. Il film della lunga maratona elettorale comincia intorno alle 16 quando la gente, alla spicciolata, prende posto di fronte ai megaschermi montati a Palazzo Ducale e al Teatro civico. Dalle prime proiezioni, che riportano i dati delle sezioni di via Civitavecchia, si intuisce appena quello che sarà il risultato certo maturato solo qualche ora più tardi. Alle 15.26, il distacco di Nicola Sanna sui competitor è già notevole: 63,72 per cento. Rispetto alla postazione del Comune, quella di Palazzo di città sembra più gettonata per una serie di buoni motivi: l’ambiente ovattato della sala e le poltrone imbottite trasformano ben presto il teatro in un comodo salotto da cui seguire l’arrivo dei risultati e chiacchierare piacevolmente.

Pietro Pintus e Francesca Fiori, marito e moglie, hanno deciso di trascorrere il pomeriggio così, di fronte allo schermo: «L’onda sembra per Nicola Sanna – commentano con le prime stime – e del resto il risultato anche se parziale conferma pienamente il pronostico della vigilia». A Palazzo Ducale la situazione logistica è un tantino diversa, lo schermo più piccolo, montato all’interno dello stretto corridoio adiacente il cortile interno, è presidiato dai cronisti e dal personale del Comune. I dati arrivano lentamente, quasi in sintonia con il flusso dei curiosi che di tanto in tanto fanno capannello attorno alla postazione. «Sono certa che Nicola Sanna ce la faccia –dice Gavina Santucciu – anche se è presto per dirlo, ma i dati sembrano a suo favore».

L’iniziativa di allestire gli schermi e consentire ai cittadini di assistere allo spoglio in diretta appassiona un po’ tutti, perfino il direttore generale del Comune, David Harris, a una certa ora, fa capolino nel cortile: «Mi piace l’idea del Palazzo aperto alla gente soprattutto in occasioni come questa». Verso le 18 l’area compresa fra piazza del Comune, via Canopolo e il Corso diventa l’ombelico del mondo di questa maratona elettorale che con il passare delle ore è sempre più frenetica. «Qualcuno parlava di ballottaggio – azzarda Vincenzo Monaco da Palazzo ducale –, ma a giudicare dalle proiezioni sembra ormai un’ipotesi remota». Ora la gente fa letteralmente la spola fra le due postazioni allestite dal Comune e il quartier generale di Nicola Sanna, in piazza Nazario Sauro, dove lo stato maggiore del candidato del centrosinistra è riunito attorno a un tavolo rettangolare con gli occhi incollati su due pc aperti sulle schermate degli aggiornamenti.

Che il risultato, ancora parziale, confermi i pronostici della vigilia, lo sostiene anche Andrea Serra, fermo con un gruppo di amici di fronte allo schermo del Comune: «La tendenza – dice – sembra avere imboccato una certa strada». Intorno alle 20, con circa cinquanta sezioni scrutinate, la certezza si fa largo e quando Nicola Sanna raggiunge piazza del Comune per rilasciare le prime dichiarazioni, l’accoglienza è quella riservata al nuovo sindaco: «Attendiamo il completamento dei dati – commenta prudente Nicola Sanna – ma sembra già di cogliere il desiderio della gente di dare una svolta e se il risultato finale confermerà la tendenza, c’è già un’agenda fitta di impegni, a cominciare con le questioni aperte, dal Puc al centro intermodale, consiglio e giunta saranno chiamati ad affrontare temi cruciali per il futuro di Sassari».

Poi qualcuno, dalla folla, lo invita ad entrare a Palazzo Ducale, Nicola Sanna abbozza un sorriso e risponde che per quello c’è ancora tempo.

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