La Nuova Sardegna

Moby Prince, più vicina la commissione d’inchiesta

di Piero Mannironi
Moby Prince, più vicina la commissione d’inchiesta

È cominciata ieri mattina alla Camera la discussione sul disegno di legge Il voto potrebbe arrivare prima della pausa estiva. Pd e M5s favorevoli

25 luglio 2014
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ROMA. Nel giorno in cui la Costa Concordia ha lasciato l’Isola del Giglio per il suo ultimo viaggio, c’è un’altra nave di ombre che ha ripreso navigare, lasciando il “porto delle nebbie”. Nella Commissione Trasporti della Camera ha infatti preso il via la discussione sulla proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro del Moby Prince, avvenuto la sera del 10 aprile del 1991 davanti al porto di Livorno. Dopo 23 anni, vicende giudiziarie complesse e deludenti non sono riuscite a fornire una verità credibile alla più grande tragedia della marineria civile italiana, che costò la vita a 140 persone.

Michele Piras, deputato sardo di Sel, ha il grande merito di essere riuscito, grazie anche alla spinta coraggiosa dei familiari delle vittime, a rimettere in moto il processo parlamentare che potrebbe approdare a una verità finora intuita e spaventosa e da qualcuno temuta. Ieri mattina è dunque toccato a lui, come presentatore della proposta di legge, illustrare la relazione preliminare alla discussione su ddl.

«Per me è stata una fortissima emozione - ha detto – avere l’onere di rappresentare una istanza di verità e giustizia e voglio ringraziare e abbracciare forte i familiari delle 140 vittime, quelli che conosco e quelli che spero di conoscere presto, per avermi dato la forza e la fiducia di fare la cosa più giusta: provarci».

«Sento che qualcosa è cambiato – ha continuato Michele Piras –, che si respira un’aria nuova. Per questo c’è la concreta speranza che si esca dalle nebbie del sospetto e dell’incertezza per arrivare alla verità, a dare risposte a chi, da 23 anni, attende di sapere cosa ha realmente provocato tanta sofferenza e dolore. Il varco è stato aperto grazie alla straordinaria ostinazione dei familiari delle vittime che non si sono mai rassegnati, che continuano a combattere per avere giustizia. A loro oggi mi sento vicino, con una commozione sincera».

In commissione Trasporti il clima sembra favorevole all’istituzione della commissione. Dai primi pronunciamenti si sono detti infatti favorevoli sia il Pd che il Movimento 5 stelle. Quest’ultimo con qualche distinguo di ordine procedurale, ma convintissimi nella sostanza. Sia il Partito democratico e sia M5S sono infatti promotori di inizitive analoghe. L’unica eccezione è rappresentata da Forza Italia che sembra orientata a votare contro la commissione d’inchiesta, sulla base di motivazioni che devono ancora essere rappresentate e quindi capite.

Michele Piras è anche ottimista sui tempi di approvazione del disegno di legge.

«La scelta di puntare su una commissione monocamerale – ha detto – nasce dal fatto che possono essere accelerati i tempi. È infatti sufficiente una semplice risoluzione della commissione per istituire l’organismo inquirente. La strada della commissione bicamerale sarebbe stata molto più lunga e sarebbe dovuta passare, alla fine, per il voto dell’aula. Così invece siamo riusciti a imprimere una forte velocizzazione e a calendarizzare i lavori. I tempi per arrivare al voto in commissione Trasporti? Penso abbastanza brevi. Spero addirittura prima della pausa estiva».

Se così fosse, da questo autunno dovrebbe cominciare una stagione nuova nella storia del Moby Prince. Quelle ombre che oscurano la verità sulla tragedia, quei sospetti atroci finora rimasti senza risposta, potrebbero finalmente essere spazzati via.

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