La Nuova Sardegna

Padre eroe, salva il figlio e annega

di Gian Carlo Bulla
Padre eroe, salva il figlio e annega

Il finanziere si lancia tra le onde e riporta a riva il bambino in difficoltà, ma viene risucchiato dal mare

27 luglio 2014
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MURAVERA. Neanche un istante di incertezza. Gian Carlo Rosas non era un grande nuotatore. Ma ha visto suo figlio di appena 10 anni in affanno. Sopraffatto dalle onde di un mare in tempesta. Gian Carlo si è lanciato in acqua e ha nuotato con tutte le sue forze per raggiungere il suo bambino e metterlo in salvo. Ci è riuscito, ma in un destino tragico e macabro ha dato la sua vita in cambio di quella del figlio. L’uomo è stato colto da malore in acqua. Inutile ogni tentativo di salvarlo. La tragedia è avvenuta nella tarda mattinata di ieri a Colostrai una delle spiagge libere più suggestive del litorale di Muravera, nella costa sud orientale. Gian Carlo Rosas un appuntato scelto della guardia di finanza di 42 anni di San Basilio che prestava servizio a Cagliari, è annegato. L’uomo si è buttato in acqua con il coraggio della disperazione per prestare soccorso al figlio primogenito Antonio di 10 anni che era stato risucchiato da un’onda mentre giocava sulla spiaggia. Il bambino annaspava tra le onde. È riuscito a trarre in salvo il figlio, ma esausto per la fatica e colpito da un malore non è stato capace di raggiungere la riva ed è stato ingoiato dal mare in tempesta.

Alcune delle persone che si trovavano in spiaggia si sono buttate in mare per cercare di soccorrerlo. Sono riusciti ad agguantarlo quando ormai era immobile e lo hanno riportato a riva adagiandolo sull’arenile. Hanno cercato di rianimarlo. Poco dopo è arrivata la medicalizzata del 118 del distretto del Sarrabus allertata dai bagnanti e i carabinieri della stazione di Muravera e della compagnia di San Vito guidati dal capitano Federico Lojacono. Per Gian Carlo Rosas non c’era più niente da fare. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo effettuati dell’équipe medica. L’uomo è morto per arresto cardiocircolatorio provocato da asfissia da annegamento. La tragedia si è consumata sotto lo sguardo atterrito della moglie Debora Cossu, colta da malore, e del figlio di appena tre anni. La salma per disposizione del magistrato di turno, il p.m. Emanuele Secci, è stata rimossa ed è stata trasportata all’obitorio del cimitero di Muravera dove è stata allestita la camera ardente. Il bambino è stato prima portato al pronto soccorso dell’ospedale di Muravera, poi trasferito a Cagliari nella clinica Macciotta, ma le sue condizioni sono buone.

La notizia della tragedia si è subito diffusa a San Basilio. Decine di persone, parenti e amici si sono precipitate a Muravera per manifestare cordoglio e vicinanza ai familiari più stretti. Uno dei primi ad arrivare è stato il capitano Giuseppe Chinzi comandante ad interim del secondo nucleo operativo del gruppo di Cagliari delle fiamme gialle. In serata è arrivato anche il cordoglio delcomandante provinciale delle fiamme gialle di Cagliari, il colonnello Germano Caramignoli.

La notizia della tragedia ha destato grande commozione e cordoglio a San Basilio il paese che segna la linea di demarcazione tra il Sarrabus, la Trexenta e il Parteolla.

Gian Carlo Rosas era molto conosciuto e stimato così come lo sono i suoi familiari. La sorella Maria Rita è sindaco di San Basilio. Il funerali saranno celebrati oggi a San Basilio nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. Il rito funebre sarà officiato dal parroco don Eugenio Cocco. La moglie della vittima è stata colta da malore. La donna poco più di un mese fa ha perso la madre Raffaela Espa in un incidente stradale avvenuto nella provinciale Senorbì San Basilio. Gian Carlo Rosas è la seconda vittima del mare nella provincia di Cagliari Lunedì scorso, sempre nel litorale di Muravera, a Pixina Rei, è annegata Vittoria Possenti una pensionata di Treviso di 80 anni.

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