La Nuova Sardegna

Tempio e Olbia unite dai drammi

di Angelo Mavuli
Tempio e Olbia unite dai drammi

Curragghja, si celebra il 31esimo anniversario. Il ricordo si intreccia all’alluvione

28 luglio 2014
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TEMPIO. La città si prepara a celebrare il 31esimo anniversario della tragedia di Curragghja che costò la vita a nove persone. Sulla collina che sovrasta la città il 28 luglio del 1983 persero la vita mentre, con altre centinaia di persone impreparate e sfornite di qualunque dotazione di sicurezza o attrezzatura, lottavano contro un incendio imponente. Le fiamme dopo avere devastato per sette giorni la Gallura su un fronte di oltre 40 chilometri, minacciava da vicino Tempio. I loro nomi: Claudio Migali (vigile urbano), Diego Falchi (maresciallo forestale), Gigi Maisto (operaio), Mario Ghisu (operaio di Alà dei Sardi), Nino Visicale (impiegato), Salvatore Pala (brigadiere forestale), Silvestro Manconi (operaio), Tonino Manconi (segretario Comunità Montana) e Tonuccio Fara (operaio) oggi risuoneranno più volte durante gli eventi che il Comune ha previsto quest’anno in piena solitudine.

Quest’anno le celebrazioni avranno un filo diretto con il ricordo di un’altra tragedia. L’alluvione del 18 novembre che ha devastato la Gallura.

Il programma della giornata prevede alle 9,30 la deposizione della corona d’alloro sul monumento alla vittime sulla collina di Curragghja, alle 10,30 la messa in cattedrale, animata dal coro del corpo forestale della Sardegna, alle 11,30 la deposizione della corona d’alloro nel monumento funerario al cimitero, alle 18, in Piazza Berlinguer, l’inaugurazione di un grande murales realizzato su una parete in cemento armato dai ragazzi del liceo artistico De Andrè di Tempio.

L’opera, rappresenta, da una parte le fiamme che hanno ucciso 31 anni fa nove uomini e dall’altra l’onda impetuosa dell’alluvione che a novembre dell’anno scorso ha portato lutti e distruzione in molti centri della Sardegna. Un filo di dolore che unisce le diverse comunità dell’isola colpite in modo violento da eventi straordinari come l’alluvione o un incendio.

Alle 20,45 concluderà la giornata una narrazione al teatro del Carmine “Curragghja, la memoria e l’impegno”, fatta di riflessioni scritte da don Antonio Tamponi, intervallate dalla performance di artisti di ogni parte della Sardegna e di diversa estrazione musicale.

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