Destra e sinistra, scontro sempre più acceso
L’accordo con il governo sulle spese infiamma i rapporti tra la maggioranza e l’opposizione
CAGLIARI. Centrosinistra (maggioranza) e centrodestra (minoranza) erano dalle elezioni di febbraio che non finivano ai materassi. Qualche avvisaglia c’era stata intorno alla sanità, il Patto di stabilità ha scatenato lo scontro in campo aperto. Ecco quali sono stati i duelli più accesi.
Pietro Cocco (Pd)-Pietro Pittalis (Fi). Dopo che gli avversarsi avevano occupato l’aula, il primo per la maggioranza è stato caustico: «Vedere di nuovo Cappellacci nei banchi della Giunta dopo averli riscaldati per cinque anni senza fare nulla, è ridicolo, vergognoso e ai limiti della decenza». Il secondo di rimando: «Ci siamo ribellati a una maggioranza che continua a svendere la Sardegna a Roma e baratta per eccezionali risultati disastrosi».
Daniele Cocco (Sel)- Attilio Dedoni (Riformatori). Il primo per la maggioranza: «In quattro mesi, la giunta Pigliaru ha portato a casa soldi veri senza regalare nulla al Governo e senza offendere la bandiera dei Quattro Mori con inutili show dannosi per i sardi». Il secondo, in aula, si è messo a urlare: «Siamo allo scandalo. Altro che sovranismo, ci siamo fatti legare mani e piedi dallo Stato, che ci ha impiccato».
Gavino Sale (Irs)-Christian Solinas (Psd’Az). Il primo per la maggioranza: «Oggi la Sardegna può contare su risorse reali che certo spaventano l’opposizione. Noi abbiamo i soldi per risollevare la Sardegna e questo fa paura a chi a non governa. Certo, dello Stato italiano ci fidiamo pochissimo, anzi nulla ma la vigilanza sarà alta». Il secondo: «È un accordo, quello firmato dalla Giunta, al limite del reato penale. Getta la Sardegna nell’incertezza e allo Stato dà il potere anche di calcolare quanto ci dovrà dare. Siamo e saremo in ostaggio».
Roberto Desini (Cd)-Modesto Fenu (Zona Franca). Il primo per la maggioranza: «L’intesa è una vittoria della politica che si riappropria del ruolo e mette a tacere la burocrazia dei contabili». Il secondo: «Contro questa follia, abbiamo in mente di arrivare fino alle vie legali. È il momento di una class action dei sardi contro questa Giunta».
Emilio Usula (Gruppo Soberania)-Gianluigi Rubiu (Udc). Il primo per la maggioranza: «Ora dobbiamo puntare con forza all’Agenzia regionale delle entrate, per essere ancora più autonomi». Il secondo: «È un patto scellerato imposto da una Giunta arrogante e che costringerà i sardi a pesanti sacrifici».
Efisio Arbau ( Sardegna Vera) e Paolo Truzzu (Fdi). Il primo per la maggioranza: «Poche sceneggiate, la minoranza ha un solo obiettivo: mettersi di traverso». Il secondo: «C’è chi ha venduto oro e invece sapeva bene di avere fra le mani solo piombo, molto pensate e che affonderà la Sardegna». (ua)