La Nuova Sardegna

il nuovo regolamento

Corallo, l’assessore non decide sul robot

CAGLIARI. Le regole ci sono, la raccolta del corallo può cominciare. È stata la Giunta ad approvare i criteri proposti dall’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Elisabetta Falchi. Il...

06 agosto 2014
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CAGLIARI. Le regole ci sono, la raccolta del corallo può cominciare. È stata la Giunta ad approvare i criteri proposti dall’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Elisabetta Falchi. Il regolamento non entra nella polemica sull’utilizzo o meno del “robottino”, cioè il corallaro meccanico: lo vogliono i pescatori veterani, mentre le giovani generazioni pensano che la raccolta debba continuare senza l’aiuto della tecnologia. In questa diatriba, la delibera di Giunta proprio non entra, nonostante le pressioni che l’assessore prendesse posizione per una delle due fazioni. Le regole decise sono queste e si vuole molto tradizionali: la raccolta non potrà durare oltre il 15 novembre, le immersioni dovranno essere a una profondità non inferiore ai cinquanta metri. Poi c’è l’articolo che disciplina la quantità di corallo che potrà essere raccolta al massimo dai pescatori professionisti autorizzati dalla Regione: non più di due chili e mezzo al giorno. Infine, è previsto anche il costo del permesso alla raccolta: 1.500 euro l’anno. Il resto è molto tecnico e la delibera sarà pubblicata nelle prossime ore sul sito ufficiale della Regione. Come detto non c’è neanche un accenno alla questione del “robottino”, perché – ha detto l’assessore Falchi – «in questo momento non rientrava nelle nostre competenze». Quella sarà una polemica che continuerà a dividere, com’è accaduto in questi ultimi giorni, due generazioni di corallari. Da una parte c’è associazione che fa capo a Costantino Cossu e riunisce l’80 per cento dei pescatori professionisti, dall’altra l’Aiscoral, capeggiata dai veterani, convinti che «la tecnologia c’è, è ottima e va usata, soprattutto per garantire il massimo della sicurezza ai pescatori». Per ora la Regione si è tenuta alla larga dallo scontro, ma è chiaro che prima o poi la sua dovrà pur dirla. C’è chi si aspettava accadesse con il nuovo regolamento, è rimasto deluso, anche se il caso è tutt’altro che chiuso. (ua)

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