La Nuova Sardegna

Alluvione, dall’Europa oltre 16 milioni

Alluvione, dall’Europa oltre 16 milioni

Bruxelles ha dato il via libera agli aiuti per i Comuni dell’isola che sono stati devastati dal ciclone

28 agosto 2014
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CAGLIARI. L’Europa arriva primo dello Stato e dà un aiuto concreto ai comuni colpiti dall’alluvione. La Commissione europea ha dato il via libera allo sblocco del Fondo di solidarietà che destina 16 milioni e 300mila euro alla copertura dei costi sostenuti dalle autorità pubbliche per gli interventi di emergenza per i danni causati dalla alluvione del 18 novembre. «Abbiamo raggiunto un importantissimo risultato – è stato il primo commento dell’assessore all’Ambiente, Donatella Spano –. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno profuso da chi ha sostenuto le nostre richieste e alla tempestiva azione al parlamento di Bruxelles degli eurodeputati isolani Renato Soru, Salvatore Cicu e Giulia Moi. Il loro lavoro ha reso possibile sventare il pericolo di vedere questi fondi dimezzati a causa dell’entrata in vigore di un nuovo regolamento, successivo alla presentazione del dossier sulla situazione post alluvione in Sardegna». L’assessore, infatti, aveva sensibilizzato gli europarlamentari sardi con una nota in cui chiedeva di esercitare pressione a favore dell’isola.

«Una decisione importante quella della Commissione Ue, ma ora serve vigilare per una piena concretezza del provvedimento – afferma l’eurodeputato di Forza Italia, Salvatore Cicu –. L'impegno che fin dal mio insediamento a Bruxelles ho indirizzato alla direzione generale per la politica regionale e urbana europea hanno consentito di affiancare, con la necessaria rappresentatività politica, la piena esecutività di queste risorse». «Dall'Unione Europea – aggiunge l’ex governatore Ugo Cappellacci – giunge una risposta positiva e concreta alle richieste che abbiamo formulato subito dopo la tragica alluvione. Spiace dover ancora una volta rilevare che il Governo in carica, in continuità con quello guidato da Letta che si distinse per le promesse e per le passerelle, persista una vergognosa latitanza e un'assoluta mancanza di risposte».

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