La Nuova Sardegna

I market Sisa entrano nel gruppo Sigma

di Luigi Soriga
I market Sisa entrano nel gruppo Sigma

Dal 20 ottobre in tutta l’isola 130 punti vendita cambieranno insegna. Il nuovo marchio è legato alla Coop Italia

14 settembre 2014
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SASSARI. Il d-day è fissato per il 20 ottobre. Quel giorno in tutta l’isola scomparirà il marchio Sisa per essere sostituito dall’insegna Sigma. Una rivoluzione che investirà tutti i 130 punti vendita in Sardegna. Dopo trent’anni di fedeltà, un simile divorzio è sempre una scelta molto sofferta.

«È il mercato che ci ha costretto a una svolta – spiega l’ex vicepresidente di Sisa Rinaldo Carta, fresco di dimissioni – da un anno pensavamo a un cambiamento nelle strategia di vendita. Il consumatore ha mutato le sue abitudini di acquisto e noi dobbiamo adeguarci. Servono prodotti a marchio certificati, perché l’attenzione dei clienti è sempre molto alta verso la qualità. Però cresce sempre di più l’interesse verso i prodotti di primo prezzo, e questo è testimoniato dall’ascesa del segmento dei discount. Inoltre bisogna essere in grado di saper offrire una gamma di prodotti salutistici, sempre più apprezzati negli scaffali. Abbiamo pensato di cambiare rotta provando a restare in Sisa, ma il mercato è troppo veloce e non ti aspetta. Ecco perché, alla fine, abbiamo pensato di individuare nel gruppo bolognese che dal 2004 affianca il gruppo Coop Italia, il nostro partner ideale». Perciò tutti i 130 imprenditori ex Sisa, trasferiranno i loro tremila occupati e gli attuali fatturati per 300milioni di euro nella nuova cordata. «Sigma è una delle più grandi organizzazioni italiane nel panorama della grande distribuzione. La sua quota nel mercato nazionale è pari al 5 per cento, mentre il gruppo Coop è il numero uno con una fetta di mercato del 26 per cento. Questo fa capire chiaramente il nostro salto di qualità, perché entriamo a far parte della squadra più competitiva all’interno della grande distribuzione». Dunque gli attuali supermercati resteranno identici, anche tutto il personale occupato per ora è confermato, con possibilità di incrementare le assunzioni se la risposta dei consumatori sarà positiva. E anche per le tessere fedeltà non cambierà niente: i punti accumulati dai clienti Sisa verranno confermati e trasferiti nelle nuove tessere Sigma. E lo stesso vale per gli utenti degli attuali punti vendita Sigma, che non perderanno i crediti finora collezionati. In pratica da qui a un mese la trasformazione più visibile sarà nel logo e nelle insegne. «Il cambiamento si percepirà anche nell’offerta al consumo, mediante prezzi competitivi e impattanti promozioni – continua Rinaldo Carta – maggiore attenzione ai settori freschi e freschissimi, un più vasto assortimento a marchio privato con quattro linee di prodotto: una linea base Sigma, i prodotti risparmio, i prodotti scelti di fascia più alta e una linea benessere. Inoltre continueremo a proporre la nostra selezione Antica Bontà di Sardegna, che anzi avrà importanti margini di crescita perché si apre la possibilità di una esportazione nei punti vendita nazionali. L’aver scelto nuovi partner infatti non cambia di una virgola la nostra attenzione verso il territorio locale e i rapporti di filiera con l’industria sarda più rappresentativa, che finora ha coperto il 25 per cento dei nostri volumi di affari. I nostri 215 fornitori sardi resteranno il nostro punto di riferimento».

E non poteva mancare un attacco deciso nei confronti della catena discount della Lidl, protagonista nelle scorse settimane di una martellante campagna di promozione dei vini francesi: «Mi chiedo con quale coraggio questi vengano a proporci sulle nostre tavole dei prodotti francesi – si lamenta Rinaldo Carta – con tutte le eccellenze enogastronomiche che noi vantiamo nella nostra terra. L’ultima cosa di cui qui c’è bisogno è quella di acquistare una bottiglia di vino francese. Io non mi stancherò mai di ripeterlo: mangiare bene sardo aiuta prima di tutto noi stessi, perché magari qualche ragazzo sardo che campa da un’azienda vitivinicola potrà conservare il proprio posto di lavoro».

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