Eterologa, nell’isola spesa più bassa: il ticket costerà 400 euro
In Sardegna elevato il numero di coppie che chiede di ricorrere a questa fecondazione perché è più avanzata l'età degli aspiranti genitori e le condizioni economiche disagiate scoraggiano i viaggi all'estero
SASSARI. Per la fecondazione eterologa la Sardegna punta a garantire il ticket più basso all'interno della forbice fissata ieri dalle Regioni che va dai 400 ai 600 euro. È la scelta dell'Assessorato della Sanità che porterà in Giunta una delibera con cui recepire le linee guida nazionali approvate in accordo con le altre regioni italiane, in attesa della legge parlamentare.
L'eterologa sarà inserita all’interno dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza per le donne in età fertile. In Sardegna la fecondazione eterologa si può già effettuare nei reparti di Ginecologia dell’Ospedale Microcitemico e nelle Cliniche universitarie di Cagliari e di Sassari.
Le richieste di fecondazione eterologa nell’isola sono più alte rispetto alle altre regioni perché l’età delle coppie è più elevata e le condizioni economiche e sociali più disagiate impediscono di rivolgersi all’estero. Sono un centinaio le coppie che ogni anno si recano fuori dalla Sardegna per questo motivo. Al momento le Regioni sono in attesa delle nuove linee guida ministeriali sulla procreazione medicalmente assistita, che per legge devono essere aggiornate ogni 3 anni e invece sono ferme al 2008.
L'accordo tra tecnici e funzionari regionali sulle nuove norme siglato il 4 settembre scorso - la Sardegna al tavolo tecnico è rappresentata da Giovanni Monni, primario di Ginecologia al Microcitemico - era necessario dopo la sentenza del 9 aprile della Corte Costituzionale che ha tolto il divieto di ricorrere a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nel caso di infertilità assoluta. I costi, complessivi, individuati per la fecondazione eterologa ammontano a 1500 euro, compresi 500 euro per i farmaci, per l’eterologa da donatore con inseminazione intrauterina; 3500 euro per l’eterologa con seme da donatore in vitro e 4000 euro per eterologa con ovociti da donatrice.
Il limite è stato fissato a 43 anni. Tra le altre novità il bambino nato da eterologa potrà chiedere di conoscere l'identità del padre o della madre biologici una volta compiuti i 25 anni, ma sarà il donatore a decidere se rivelarsi o restare anonimo.
La fecondazione eterologa è la fecondazione in cui il seme oppure l'ovulo che servono per la fecondazione non appartengono ai genitori ma a una persona esterna alla coppia. Esistono banche del seme in cui viene custodito il liquido seminale. I donatori lasciano dei campioni che poi vengono conservati e utilizzati dalle coppie. Fanno ricorso alla fecondazione eterologa le coppie che desiderano un bambino ma non possono averne per problemi di infertilità di uno dei due componenti della coppia.