La Nuova Sardegna

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“Operazione Mamuthones”, scuse dei carabinieri

MAMOIADA. Non si placano le polemiche a pochi giorni dall'arresto nel Viterbese di una banda dedita ai furti, agli incendi e alle estorsioni con un’indagine denominata dagli investigatori “Operazione...

06 novembre 2014
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MAMOIADA. Non si placano le polemiche a pochi giorni dall'arresto nel Viterbese di una banda dedita ai furti, agli incendi e alle estorsioni con un’indagine denominata dagli investigatori “Operazione Mamuthones”. Sono state fermate tredici persone di origini sarde, ma questo non può assolutamente giustificare, secondo gli abitanti del paese barbaricino e diversi politici (Pili, Cappellacci, Crisponi), la scelta dei carabinieri. Che ieri si sono scusati. Il sindaco di Mamoiada, Graziano Deiana, ha fatto sapere ai suoi cittadini di aver ricevuto la telefonata del generale Lorenzo Agovino, comandante della Legione carabinieri del Lazio, con cui esprimeva la sua stima nei confronti degli abitanti di Mamoiada.

Il generale ha voluto rimarcare che non era intenzione dei carabinieri offendere chicchessia, né si voleva offuscare o minimizzare l'immagine dei Mamuthones, che rappresentano al meglio la grande cultura e tradizione millenaria del paese di Mamoiada.

Sul caso il deputato Mauro Pili (Unidos) ha presentato un’interrogazione parlamentare: «Chiunque abbia attribuito ad un’operazione di lotta alla criminalità il nome di Operazione Mamuthones ha offeso la Sardegna e i sardi. Non si possono infangare nobili e storiche tradizioni popolari».

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