Dalla Regione 560 milioni per finanziare 259 progetti
La Giunta ha approvato gli interventi che partiranno con il mutuo da 700 milioni Ok ai cantieri per strade, porti, sistema idrico e per la riqualificazione edilizia
CAGLIARI. Il Piano delle infrastrutture è pronto. I progetti saranno 259, con un fabbisogno finanziario stimato intorno ai 560 milioni. È l’80 per cento del maxi mutuo, i milioni sono 700, che la Regione accenderà a giugno per poi spenderlo in sei anni.
Il via libera. Ieri la giunta ha approvato le tabelle presentate dall’assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda, i partiti del centrosinistra sono pressoché d’accordo: vorrebbero solo piccole correzioni e le hanno annunciate nel vertice preparatorio prima che il piano passi in Consiglio regionale. Manca solo il parere della commissione Attività produttive, subito dopo cominceranno a essere aperti i cantieri. Con la speranza che alla fine del 2020, secondo il cronoprogramma, la Sardegna sia riuscita a colmare lo storico handicap delle infrastrutture.
Le strade. La viabilità prima di tutto, con un investimento di 156 milioni, con 30 messi subito a girare. In testa alla classifica, i progetti sono 30, il primo lotto dell’Alghero-Olmedo (106 milioni) e l’eliminazione degli incroci sulla Cagliari-Decimomannu (30). Poi la statale 554 intorno all’area metropolitana di Cagliari: 20 milioni fra mutuo e fondi europei. Nella fascia 6-7 milioni, la riqualificazione della Tempio-Olbia, l’adeguamento della Tortolì-Villagrande, il completamento della circonvallazione di Oristano.
Trasporto e porti. La nuova centrale dell’Arst sarà realizzata a Macomer: 2,5 milioni per costruirla. Fra i 14 progetti che riguardano i porti, al primo posto Torregrande (5 milioni). Gli altri sono Bosa, Teulada, Carloforte, Dorgali, l’Asinara, Palau, Orosei, Buggeru, Portoscuso e Tertenia. In tutto, 24,5 milioni.
Sistema idrico. Quasi 26 milioni per le dighe e gli sbarramenti, con poco meno della metà del totale, destinato all completamento dell’invaso dell’Alto Cedrino in carico al Consorzio a della Sardegna Centrale. Oltre 83 milioni, 35 i progetti, saranno assegnati invece ad Abbanoa per riqualificare le reti, adeguare gli impianti di depurazione-potabilizzazione e le stazioni di pompaggio. Infine l’Enas avrà anche 15 milioni per le manutenzioni straordinarie.
Rischio idrogeologico. L’intervento complessivo sarà di 110 milioni. Venti i progetti e quello con il costo più elevato (32 milioni) sarà affidato al comune di Olbia. Ai primi posti anche Bitti, Posada e Galtellì. Altri 76 milioni sono in carico al piano stralcio per l’assetto idrogeologico e la «mitigazione del rischio». Con in particolare 12 milioni per demolire e ricostruire il ponte di Oloè devastato dall’alluvione del 2013 e sul cui crollo indaga la procura della Repubblica di Nuoro.
Altri cantieri. Quasi 10 milioni saranno investiti per realizzare a Nuoro la scuola del Corpo forestale. Sfiora i 15 milioni la costruzione e il recupero degli alloggi popolari. Più 11 milioni per la riqualificazione dell’edilizia pubblica a Cagliari (soprattutto Sant’Elia) e Sassari. Per il polo nautico del Nord-Ovest, 2,25 milioni. Tre milioni e 600mila per la costruzione e l’ampliamento dei cimiteri, 50 i progetti. Undici i milioni per le piste ciclabili e i percorsi ambientali. Infine una curiosità: dei 2 milioni destinati a riqualificare il patrimonio immobiliare della Regione, gran parte saranno investiti per a messa in sicurezza del primo piano del palazzo di viale Trento a Cagliari, che è quello della presidenza della Giunta. (ua)