La Nuova Sardegna

musica

Fedez a Mondo Ichnusa: «Sarà indimenticabile»

di Simonetta Selloni
Fedez a Mondo Ichnusa: «Sarà indimenticabile»

Il rapper al lavoro per il concerto di Torregrande con J-Ax

17 giugno 2015
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ORISTANO. Federico, pronto per Mondo Ichnusa? «Ma sì, stiamo lavorando, sarà uno spettacolo che non faremo più da nessuna parte: io e J-Ax, la band, l’Orchestra Filarmonica Italiana. Quattro set diversi, una prima parte di live classico, ci alterneremo con l’Orchestra, ci sono pezzi già pensati che si sposano con le loro esecuzioni...».

Federico è Fedez, il “diversamente rapper, giudice di X Factor «per la er” milanenuova edizione ne abbiamo già registrato due puntate», sei dischi d’oro e undici di platino, il “Pop-Hoolista Tour”, un vero e proprio concept tour che ha già fatto oltre 15 date. Ovunque, sold out: e a Torregrande, per Mondo Ichnusa, il 3 luglio, si aspetta la folla straripante che lo segue. Giovani, adolescenti, mamme che li accompagnano: trasversale. Ma, visto da vicino, Fedez è Federico: come lo chiamano tutti, a partire dalla madre, Tatiana, la sua manager. Il bello della normalità.

Allora, Fedez a Torregrande con J-Ax, per raccontare la sua Italia: un disastro tra raccomandazioni, nicchie di privilegio, poteri forti e tv del pettegolezzo. Proprio ieri è uscito il video di “Non c’è due senza trash”: feroce satira contro la tv-spazzatura, informazione che non informa. Un video-show, dentro ci sono gli Youtubers Pantellas, i The Show. l’amico J-Ax, Rocco Siffredi. Video torrenziale, come Fedez. Verbalmente incontenibile, una sorpresa: «No, è che c’erano pregiudizi nei miei confronti. A X Factor sembravano stupiti che conoscessi il congiuntivo. E quindi, anche quando rendevo diciamo da 6, mi giudicavano con un 8». Una specie di Pennac della canzone: e se Pennac rivendica per il lettore il diritto a sovvertire l’ordine della lettura (perché non iniziare da metà libro o dalla fine?), Fedez rivendica il diritto all’incoerenza. «Il solo fatto di aver fatto della tua passione un lavoro, ti mette in una posizione di privilegio. Trovo fondamentale per un artista conservare la sua libertà dell’ incoerenza, anche davanti alle esigenze di mercato che certo possono condizionare la produzione».

La lezione di De Gregori: «Nel momento in cui si parla del sociale l’incoerenza è inevitabile. Per me parla la mia storia: ho fatto tutto da solo. Ne vado fiero». E Fedez, cosa diresti a un figlio poeta o artista? «Gli sconsiglierei di affrontare una carriera artisticaÈ un lavoro come un altro, costellato di invidie. È un lavoro, faticoso, al di là di quello che si crede». E il ragazzino Fedez, come era? «Andavo alla ricerca spasmodica di qualcosa che potesse cambiare la mia vita. Anni difficili, lo dico anche ai ragazzi che vogliano entrare in questo mondo. Eppure, sono anni di piena libertà, quelli in cui si è alla ricerca». Questo Italia così brutta cantata e raccontata nel suo show, è davvero tutta da buttare? «Ma io penso che ci sia una speranza, vedendo chi nelle istituzioni ha rinunciato a bonus, indennità, privilegi. Fanno un lavoro importante, sono esposti a tentazioni e io stesso non so come mi sarei comportato». Movimento 5Stelle e non solo: «Molti di loro, ma in altri gruppi ci sono altri che stanno lavorando in questo senso». A Torregrande: per divertire e divertirsi. «Quando scrivo e quando faccio i concerti sono i momenti di vero divertimento del mio lavoro. In più, mai fatto un concerto in zona turistica». Fedez-Federico, tra satira, denuncia, musica, incoerenza, libertà. «Mondo Ichnusa, sono pronto».

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