La Nuova Sardegna

Sassari–Olbia, in forte ritardo i cantieri di due lotti

di Luca Rojch
Un cantiere della nuova Sassari-Olbia
Un cantiere della nuova Sassari-Olbia

Sul 4 l’Anas ha avviato la procedura di rescissione del contratto con l’impresa. L’assessore Maninchedda: la Regione monitora l’avanzamento attimo per attimo

10 luglio 2015
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SASSARI. La Gallina prataiola si prende la sua rivincita. Per lungo tempo è stata accusata di avere stoppato i lavori. Ma a fare andare alla moviola i cantieri è un altro mostro: la burocrazia. Non che tutti i cantieri della Sassari-Olbia arranchino, ma ci sono due lotti che sono in ritardo. E anche l’iperattivo assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, si deve arrendere. I tentacoli della burocrazia hanno avvinghiato il meccanismo che Anas e Regione avevano messo insieme per smentire l’italica certezza: in Italia un’opera pubblica non finisce mai in tempo.

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Lo slittamento. L’ultima data per l’apertura definitiva è fissata per il 2018. Ma è solo un’ipotesi che rischia di diventare ottimistica. Una parte dei lotti sarà consegnata entro la fine dell’anno. La maggior parte entro il 2017. «Non ci rassegniamo – spiega Maninchedda –. Il monitoraggio dell’avanzamento dei lavori è costante. Ci riuniamo nel comitato di controllo in cui verifichiamo ogni aspetto e chiediamo conto di qualsiasi ritardo. La maggior parte dei cantieri procede più o meno in linea con quanto previsto. È vero c’è qualche piccolo ritardo, siamo ancora in tempi contenuti. Ma ci sono due eccezioni».

Il lotto 4. Il primo nodo è sul Lotto 4, costo 80 milioni di euro. È quello che va da Berchidda a Oschiri. L’Anas ha già avviato la procedura di rescissione del contratto con l’impresa che ha vinto il bando di gara. Ma Regione e Anas sperano di trovare una via meno accidentata per far partire il cantiere.

I pericoli sono due. Se si mantiene l’accordo con l’impresa, che è in forte ritardo e in difficoltà tutte interne, si rischia il flop dei lavori. Ma se si rescinde il contratto si dovrà andare incontro a una serie di incognite. Il primo rischio è che non subentri la seconda classificata, ma si debba ribandire la gara. In questo caso i tempi diventerebbero lunghissimi e la quattro corsie rischierebbe di avere un buco al centro. «Purroppo ogni giorno ci scontriamo con la burocrazia – continua Maninchedda –. Passo le mie giornate a risolvere problemi burocratici. È diventato qualcosa di paradossale».

Lotto 2. Ma c’è un altro cantiere che è in netto ritardo. È il Lotto 2. Va da Ardara fino al bivio per Chilivani e il suo completamento vale 110 milioni di euro. Il termine per la consegna dei lavori è fissato per settembre e la fine tra due anni. Il progetto ha avuto diversi ritardi per l’approvazione delle autorizzazioni ambientali e idrauliche. La Regione è pronta a contestare i ritardi nel comitato di monitoraggio.

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Gli altri lotti. Se ci si dimentica delle procedure accelerate legate al G8, ora un lontano ricordo, i lavori sulla strada sembrano anche andare veloci. Gli altri lotti procedono con un ritardo modesto. Quasi fisiologico. Anche il nodo della gallina prataiola, che a lungo ha stoppato i lavori sui lotti 2,3 e 4, ora è superato. I cantieri sul lotto Zero dovrebbe finire a novembre 2015. E anche quello sul Lotto 9, all’uscita di Olbia dovrebbe essere completato entro la fine dell’estate.

Il 7 e 8 vanno avanti solo con qualche ritardo. Il 7 sarà consegnato nella primavera del 2016. E l’8 nell’estate del 2016. Il lotto 1, da Ploaghe ad Ardara sarà completato nei primi mesi del 2016. Nel 3 hanno iniziato da poco lavori effettivi, e sarà pronto nel 2018. Il 5 da poco ha visto cambiare l’impresa. Il Consiglio di Stato ha fatto subentrare la seconda classificata che aveva fatto ricorso. Anche in questo caso la fine è prevista tra due anni. Stessa data in cui sarà consegnato anche il Lotto 6.

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