Abbanoa snellisce la struttura
Solo il 30 per cento delle risorse è destinato al personale, il resto è per i servizi
CAGLIARI. Abbanoa chiude i rubinetti. Ma questa volta taglia lo stipendio del suo amministratore delegato. Alessandro Ramazzotti ha deciso di autoridursi lo stipendio, da 160 a 110mila euro all’anno, e di legare una parte del compenso ai risultati raggiunti. E l’Ad ha fatto una scommessa ambiziosa. Gli obiettivi sono la riduzione del 30 per cento dei casi di non potabilità. Appaltare tutti i 70 milioni di euro messi dal Cipe per le infrastrutture idriche dell’isola. La riduzione dei tempi di attesi degli oltre 700mila clienti al call center.
Ma forse il più ambizioso è nella applicazione del Balance Scorecard, un metodo codificato attraverso cui si misura quello che è stato fatto per migliorare la performance dell’impresa. Abbanoa è certa di avere preso al strada giusta. «Sono stati costruiti e attivati i 360 piani d’azione per le strutture dell’azienda. Presto saranno valutati i risultati. L’attività fa seguito alla profonda riorganizzazione interna che ha portato Abbanoa ad avere il 70 per cento delle risorse dedicate ai servizi e solo il 30 per cento all’apparato amministrativo (uffici), invertendo completamente la vecchia distribuzione».
L’ad Ramazzotti ha illustrato la nuova strategia. «Il pubblico deve essere capace di competere nel servizio idrico – spiega – La partita si gioca sul fronte dell’efficienza. Abbanoa deve essere sempre più in grado di offrire un servizio di qualità. Lo deve fare in tutti gli aspetti fondamentali: distribuzione, potabilizzazione, depurazione e servizio al cliente. La Bsc ci aiuterà anche in questo». Il direttore Sandro Murtas mette in evidenza la sfida che si apre. «Abbanoa si è dotata di una organizzazione e di un metodo tra i più evoluti e di uno strumento di programmazione e controllo dell’andamento strategico dell’azienda. Abbiamo registrato un ampio consenso verso il cambiamento della maggioranza del personale».
Abbanoa celebra il suo nuovo corso, ma continua anche a portare avanti le iniziative contro i clienti morosi. Continua la pubblicazione nei quotidiani dell’elenco degli slacci dei clienti plurimorosi. L’operazione va avanti da quasi un anno. Ma non si cerca il piccolo cliente che ha saltata un pagamento. Lo spirito è differente e non punitivo. Più volte hanno spiegato dall’ente idrico che a essere tagliato è solo chi ha oltre 10 bollette arretrate, una cifra importante da restituire.