La Nuova Sardegna

Parte “Piazzapulita”, meno casa nostra e più mondo

Una candid camera rinnovata per seguire gli italiani e dare ai telespettatori uno spaccato della nostra società. Meno politica interna, più esteri. E in studio tanti ospiti, anche politici italiani,...

24 settembre 2015
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Una candid camera rinnovata per seguire gli italiani e dare ai telespettatori uno spaccato della nostra società. Meno politica interna, più esteri. E in studio tanti ospiti, anche politici italiani, «ma solo se hanno qualcosa di concreto da dire: no ai tuttologi». È questa la nuova carta di identità di Piazzapulita, il programma, diretto per la quinta stagione da Corrado Formigli, in onda oggi su La 7 da questa sera, nello spazio che fino allo scorso anno era di Michele Santoro.

Un’edizione rinnovata, più ricca di contenuti, più giovane (l’età media della redazione è di 30-32 anni) e con una nuova scenografia: non ci saranno più le poltrone degli ospiti in cerchio, con il conduttore al centro, ma lo studio sarà policentrico, con più punti di interesse e un tavolo dove «dire cose importanti e prendere impegni da mantenere», come assicura il presentatore. L’obiettivo? «Sfidare la realtà e raccontarla con passione, dall’interno», dice il giornalista napoletano di 47 anni.

Per l’esordio, oggi alle 21.10, Formigli ha scelto il tema attualissimo dell’immigrazione: se ne parlerà con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e con altri ospiti come Gino Strada, Oliviero Toscani, Paolo Mieli e Alessandro Sallusti. «Quello dei migranti è un argomento che ci sta molto a cuore – sottolinea Formigli – Stiamo parlando di fiumi di persone, in particolare siriani, che per l’Europa potrebbero rappresentare una pepita d’oro: molti di loro sono laureati e molto preparati. Ciò che sta accadendo ai confini occidentali è già a casa nostra».

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