La Nuova Sardegna

Raid vandalico all’alberghiero di Arzachena

di Giampiero Cocco

Sabato notte la scuola del caso piercing inondata di schiuma e polvere antincendio: oggi niente lezioni

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ARZACHENA. Tempi difficili per il prestigioso istituto alberghiero di Arzachena, dove oggi salteranno le lezioni a causa di un raid vandalico che ha costretto il dirigente scolastico e il sindaco della città a chiudere la scuola. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, ignoti malviventi sono entrati, forzando la finestra di uno dei bagni al piano terra, all’interno dell’edificio che ospita l’alberghiero ed hanno inondato di schiumogeno e polvere antincendio diverse aule, gli uffici della dirigenza e i corridoi di accesso. L’azione vandalica è stata scoperta ieri mattina dagli addetti alla sicurezza, che hanno segnalato l’accaduto alla dirigente dell’istituto, Fabiola Martini, e denunciato l’irruzione e il danneggiamento ai carabinieri. In mattinata il sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda, informato di quanto era avvenuto all’interno della scuola, ha predisposto e firmato l’ ordinanza di sospensione delle lezioni per la giornata odierna per consentire agli addetti alle pulizie e alla manutenzione dell’istituto alberghiero di ripulire le stanze da schiuma e polvere e quindi predisporre il rientro in classe degli studenti in ambienti in regola con le norme di sicurezza e di igiene pubblica. Nei giorni scorsi la scuola di Arzachena è stata al centro di una vicenda (balzata in un lampo agli onori della cronaca nazionale) che vede coinvolto uno studente al quale è stato inibito l’accesso in classe per via di un piercing al naso. La preside, regolamento alla mano e forte di un provvedimento approvato dal consiglio di istituto, ha impedito a Mattia Carbini, 18 anni, di frequentare le lezioni perché aveva il piercing al naso e un brillantino sotto la palpebra. «Gli accessori estetici del giovane violano il regolamento dell’istituto, dove è richiesto un abbigliamento consono e adeguato per l’ingresso a scuola», dice la preside. Una battaglia sul decoro personale che Fabiola Martini intende portare avanti anche alla ripresa delle lezioni, prevista per questa mattina, quando avrebbe atteso all’ingresso dell’istituto gli studenti e allontanato coloro che non rientravano nei parametri del decoro personale previsto dal regolamento approvato dal consiglio di istituto. Che non consente «il possesso di piercing, orecchini, acconciature e pettinature che non garantiscano l’igiene personale e la salvaguardia di ambienti salubri». Del caso si stanno occupando i militari della locale stazione dei carabinieri, ai quali il padre dello studente allontanato, Antonello Carbini, ha presentato un esposto contro la dirigente scolastica. Nel frattempo qualcuno ha pensato bene di allargare la guerra inondando, con gli estintori anticendio, di schiuma e polvere bianca arredi, stanze e corridoi. Per questa mattina la scuola resterà chiusa e le lezioni (piercing permettendo) riprenderanno regolarmente domani. Con la preside che controllerà personalmente tutti gli studenti.

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