La Nuova Sardegna

Columbu sul futuro: il Psd’Az ha smesso di essere un gregario

Columbu sul futuro: il Psd’Az ha smesso di essere un gregario

Il presidente salutato come patriota da Sardigna Natzione «Massimo impegno per riunire di nuovo gli indipendentisti»

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CAGLIARI. L’augurio più efficace al neo presidente del Psd’Az, Giovanni Columblu, è arrivato da chi sta per ora sotto un’altra bandiera. Sardigna Natzione ha salutato così l’elezione di Arborea: «Salutiamo il patriota Columbu, nella speranza che il Partidu finalmente si assuma tutta la responsabilità storica che gli compete per costruire un sistema politico capace di contrastare quello italianista». Augurio accettato ben volentieri da chi è passato da un incarico all’altro, da segretario a presidente appunto, per scelta politica e forse anche per evitare uno scontro ancora più aspro nel Psd’Az, che anche nel congresso numero 33 è stato attraversato da più di una tempesta Così il primo giuramento del leader è quasi storico: «Mi impegnerò al massimo – è la sua dichiarazione – per stemperare i conflitti all’interno e all’esterno del Psd’Az, quale sarà la missione più difficile lo scoprirò col tempo ma non sono uno che si arrende di fronte alle difficoltà. Ho un obiettivo e andrò avanti». Però è evidente che dal congresso, al di là delle due mozioni molto simili, è emersa la volontà di arrivare a una condivisione con le altre anime sardiste, sovraniste e indipendentiste». Sarà un’impresa. «Le differenze – prosegue il neo presidente – ci sono ma se guardiano alla sostanza, cioè al progetto Sardegna, è possibile dar vita a un confronto serrato ma costruttivo». Non è un caso che la prima proposta operativa di Giovanni Columbu sia questa: «Organizzare un convegno in cui i politici ascoltino le proposte del mondo della cultura, dagli architetti agli scienziati, su quella che potrebbe essere una nuova Sardegna possibile, desiderabile sostenuta da un ritrovato senso del sardismo finalmente di largo respiro». Reduce dal laboratorio voluto da ProgReS – era in contemporanea con il congresso sardista – Columbu ha una certezza: «Il nostro è un mondo che non può più navigare senza bussola e dobbiamo lavorare tutt’insieme per essere protagonisti all’interno di un solo scenario». Ha poi una seconda certezza ancora più politica: «Dal congresso è emersa chiara e evidente la volontà del Psd’Az di non essere più gregario dei partiti italiani. Questo non vuol dire che non saranno possibili confronti anche con gli altri raggruppamenti, soprattutto perché a rappresentarli sono comunque dei sardi». Proprio sul dilemma delle alleanze, arriva un’altra sottolineatura del presidente. Qui sta una delle differenze fra le due mozioni: quella presentata dal consigliere regionale Christian Solinas, che a maggioranza ha nominato Columbu, e l’altra del capogruppo in Consiglio Angelo Carta, sostenuta anche dal presidente uscente Giacomo Sanna. «La prima – ribadisce – lascia aperto uno spazio, l’altra è più netta nella chiusura. Ma siamo alle sfumature e lo siamo soprattutto se avremo una prospettiva comune: puntare sulle affinità e meno sulle differenze». Per andare ancora più per l e spicce, il neo presidente non cade nella trappola di scegliere destra o sinistra: «Qui rischiamo di sconfinare nella dottrina, mentre voglio essere portatore di concretezza e in questo, dentro e fuori dal Partito sardo d’Azione, vedo una gran voglia di fare bene. La determinazione è tanta e dobbiamo puntare a traguardi a breve e a lunga scadenza». Fino alla seconda partita che il Psd’Az giocherà fra non molto: l’elezione del segretario.

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