La Nuova Sardegna

super interrompibilità per 2 anni

Alcoa, all’orizzonte spunta la svizzera Sider Alloys

di Tamara Peddis

PORTOVESME. Oltre Glencore c'è un altro possibile acquirente per lo stabilimento Alcoa di Portovesme, si tratta della svizzera Sider Alloys, un'azienda con sede legale a Lugano, specializzata nella...

23 dicembre 2015
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PORTOVESME. Oltre Glencore c'è un altro possibile acquirente per lo stabilimento Alcoa di Portovesme, si tratta della svizzera Sider Alloys, un'azienda con sede legale a Lugano, specializzata nella laminazione a cui manca la produzione di alluminio primario e per questo interessata allo stabilimento di Portovesme. Entro una settimana dovrebbe ufficializzare la manifestazione di interesse. La Glencore, che da oltre un anno ha avanzato la proposta per acquisire Alcoa, sta valutando se rimanere ancora nel tavolo delle trattative sulla base degli strumenti energetici concessi dalla Commissione europea per il regime di super interrompibilità. Due anni di tariffe energetiche ad un prezzo di 26 euro a Mw/h. Un prezzo ritenuto molto vantaggioso dalla Glencore che però aveva chiesto almeno dieci anni di tariffe scontate per poter avviare la fabbrica. Durante l’incontro che si è svolto ieri al Ministero dello sviluppo economico le organizzazioni sindacali hanno chiesto al Governo la possibilità di individuare altri strumenti energetici da affiancare al regime di super interrompibilità in modo tale che la Glencore non abbandoni la trattativa. Il Ministro ha annunciato che la Commissione europea ha autorizzato la super interrompibilità per due anni prorogabili. Entro la fine di gennaio i vertici della Glencore comunicheranno al Governo la decisione definitiva. Tra i sindacati c'è molta cautela nel considerare l'interesse da parte della Sideralloys, attratta in particolare dalle tariffe vantaggiose del regime di super interrompibilità. «Ora – dice il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli – si devono verificare le reali volontà di acquisizione. I lavoratori passeranno l'ennesimo Natale con la fabbrica chiusa. Entro gennaio serve chiarezza perché ogni settimana diminuisce la copertura degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell'indotto e alla fine del 2015 riguarderà anche i diretti». Per il segretario confederale dell'Ugl, Ermenegildo Rossi, «ben venga qualsiasi intervento utile a sbloccare la situazione, purché l'interesse per il futuro del sito Alcoa e dei suoi lavoratori sia effettivo». Più cauti i sindacalisti isolani. «Faremo le nostre valutazioni strada facendo, solo quando avremo certezze sulle intenzioni del nuovo soggetto», hanno sottolineato il segretario regionale di Fiom Cgil, Roberto Forresu, e Bruno Usai, Rsu Alcoa.

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