La Nuova Sardegna

bosa/nel litorale di tentizzos

Cadavere saponificato restituito dal mare

di Alessandro Farina
Cadavere saponificato restituito dal mare

BOSA. Il mare ha restituito alla terra un cadavere, trovato per caso ieri pomeriggio da un escursionista nel tratto di fronte a “Sa domo rutta”, sul litorale di Tentizzos, località a qualche...

14 gennaio 2016
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BOSA. Il mare ha restituito alla terra un cadavere, trovato per caso ieri pomeriggio da un escursionista nel tratto di fronte a “Sa domo rutta”, sul litorale di Tentizzos, località a qualche chilometro a nord ovest dalla città del Temo. Sul posto, l’allarme alla Guardia Costiera è scattato intorno alle 15.30, sono intervenuti i militari dell’Ufficio circondariale marittimo di stanza a Bosa, al comando del tenente di vascello Guido Avallone. A Tentizzos anche i carabinieri delle stazioni di Bosa e Suni alle dipendenze del capitano Giuseppe Pischedda, comandante della Compagnia di Macomer che ha subito raggiunto la zona, ed una pattuglia di vigili urbani.

Il corpo dello sconosciuto, secondo quanto disposto dalla Procura, è stato rimosso e trasportato all’obitorio di Oristano per essere sottoposto ai necessari accertamenti. Dalle prime indiscrezioni trapela che il cadavere, privo di abiti, era verosimilmente di un uomo. Sulla costa di Bosa imperversa da qualche giorno una mareggiata con vento e onde provenienti da Libeccio, e il cadavere potrebbe essere stato trasportato, dalle correnti o dai flutti, fino a Tentizzos. Dove però potrebbe anche essere approdato da tempo – è questa l’altra ipotesi della Guardia Costiera – rimanendo quindi esposto più giorni alle intemperie e all’aria aperta fino al casuale ritrovamento di ieri pomeriggio. Il corpo trasportato dal mare, che appare saponificato, potrebbe essere arrivato lì da qualche giorno. Forse potrebbe trattarsi di uno dei tanti sfortunati che cercano di sfuggire alla fame e alle guerre attraversando pericolosamente il Mediterraneo, con tutti i mezzi possibili pur di approdare in Europa. Ma più verosimilmente, considerata la lontananza di questo tratto di costa dalle cosiddette rotte dei migranti, potrebbe trattarsi di un naufrago o di un disperso in mare. Guardia costiera e Carabinieri, con i pochi elementi finora a disposizione, non si sbilanciano in alcuna supposizione sulla possibile origine o nazionalità. Immediatamente informato dell’accaduto il magistrato di turno della Procura ha disposto la rimozione del corpo e in serata il cadavere è stato trasportato all’obitorio di Oristano. Dove saranno eseguiti gli accertamenti che potrebbero rivelare nelle prossime ore ulteriori particolari su questa triste vicenda.

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