La Nuova Sardegna

LA QUATTRO CORSIE»I RITARDI

di Alessandro Pirina

SASSARI. Sulla Sassari-Olbia i lavori procedono a macchia di leopardo. Veloci in alcuni tratti, fermi o addirittura mai partiti in altri. Uno scenario che ha già fatto posticipare di un anno la fine...

20 febbraio 2016
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SASSARI. Sulla Sassari-Olbia i lavori procedono a macchia di leopardo. Veloci in alcuni tratti, fermi o addirittura mai partiti in altri. Uno scenario che ha già fatto posticipare di un anno la fine dei lavori. Dal 2017 al 2018. La nuova quattro corsie, dunque, non vedrà la luce prima di due anni. Uno slittamento del termine di consegna provocato dai problemi della Tecnis, il colosso delle costruzioni che si è aggiudicato i lotti 5 e 6, ma che è rimasto coinvolto in diverse inchieste, fino alla revoca da parte del prefetto di Catania del certificato antimafia. Un documento necessario per poter lavorare. Una situazione di stallo che ha comportato un rallentamento del cantiere. All’indomani del blitz di guardia di finanza, polizia e carabinieri nel cantiere della Sassari-Olbia, la Regione si mosse immediatamente per limitare i danni e chiedere che i lavori non venissero interrotti. In particolare per il lotto 5 che ricade interamente nel comune di Berchidda, ottenuto dalla Tecnis con un ricorso al Tar, visto che inizialmente se lo era aggiudicato un’altra impresa. Ma su quei dieci chilometri ancora nulla si muove. L’interdittiva antimafia ha di fatto sospeso il contratto di Tecnis e ha quindi stoppato il cantiere.

Al ralenti. Tra i due lotti 5 e 6, sedici chilometri da Monti a Berchidda, l’impresa siciliana, travolta dalla inchiesta “Dama nera” su alcuni appalti Anas, si era aggiudicata un appalto da 100 milioni di euro. Ma se nel lotto 5 è tutto fermo, le ruspe continuano a lavorare nel 6, in direzione Olbia, dove però, a causa del commissariamento della Tecnis, il cantiere va al ralenti e finora è stato realizzato solo il 15 per cento del tratto di strada progettato. Nei giorni scorsi ha ottenuto la valutazione di impatto ambientale il lotto 3, dove i lavori sono ancora al 20 per cento.

Vicini al traguardo. Le situazioni più favorevoli sono quelle all’ingresso delle due città, Sassari e Olbia, dove i lavori sono a buon punto, tra il 75 e l’80 per cento, tanto che, così dice l’agenda dell’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la conclusione dei lavori è fissata tra la tarda primavera e l’inizio estate. Si tratta dei lotti 0 e 1 alle porte di Sassari, 8 e 9 vicino a Olbia. Ma sono in fase avanzata anche i lavori del lotto 7, il tratto di Su Canale, nella zona di Monti. Anche in questo caso il cantiere dovrebbe chiudere entro qualche mese.

I problemi irrisolti. Nel cammino verso il traguardo finale gli ostacoli maggiori sono dati però da due lotti, per i quali è ancora in corso la progettazione esecutiva. Il lotto 4, costo 80 milioni di euro, va da Berchidda a Oschiri. L’Anas ha già avviato la procedura di rescissione del contratto con l’impresa che ha vinto il bando di gara. Ma Regione e Anas sperano di trovare una via meno impervia per far partire il cantiere. Il rischio, infatti, è che si debba rifare la gara. L’altro lotto ancora in standby è il 2, da Ardara al bivio di Chilivani: valore di 110 milioni, il termine per la consegna è fissato per settembre e la fine solo fra due anni.

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