La Nuova Sardegna

Più posti di blocco e controlli su strade e caselli

Dopo Bruxelles l’Italia si trova in una fase di «pre-allarme per probabili o imminenti atti terroristici». Vanno prese dunque tutte le misure possibili per prevenirli, rafforzando controlli anche in...

26 marzo 2016
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Dopo Bruxelles l’Italia si trova in una fase di «pre-allarme per probabili o imminenti atti terroristici». Vanno prese dunque tutte le misure possibili per prevenirli, rafforzando controlli anche in prossimità di «caselli, barriere e snodi stradali maggiormente congestionati», oltre che «nei luoghi di culto, porti, aeroporti, terminal bus, stazioni ferroviarie e metropolitane». Ma occorre anche prepararsi a fronteggiare eventuali emergenze dispiegando la macchina dei soccorsi. Questo il messaggio contenuto in una nuova circolare inviata a prefetti e questori dal capo della polizia, Alessandro Pansa, a seguito degli attentati nella capitale belga. Siamo in stato di allerta 2, dopo c’è solo il 3, che significa attacco in corso. Protagonisti del piano sono gli specialistì antiterrorismo in divisa: le Unità operative di primo intervento (Uopi) della polizia di Stato e le aliquote di primo intervento (Api) e le Squadre operative di soccorso (Sos) dei Carabinieri. Si tratta di personale scelto che ha superato un corso di addestramento ad hoc e che è dotato di mezzi ed armamenti particolari.

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