La Nuova Sardegna

Consiglieri regionali nella bufera

La sospensione è scattata anche per Antonello Peru

Antonello Peru
Antonello Peru

CAGLIARI. La «Severino», o legge anticorruzione, è scattata anche per il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (Forza Italia). Arrestato il 5 aprile per l’inchiesta della Procura di...

27 aprile 2016
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CAGLIARI. La «Severino», o legge anticorruzione, è scattata anche per il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (Forza Italia). Arrestato il 5 aprile per l’inchiesta della Procura di Oristano su «Sindacapoli2» e gli appalti truccati, sarà sospeso appena dal Consiglio dei ministri arriverà il decreto. Dovrebbe essere fra due mesi e da quel momento in poi per un massimo di 18 mesi al consigliere sarà più che dimezzato: percepirà il 70 per cento di 6mila euro lordi. Con lo stesso decreto, il seggio sarà assegnato al primo dei non eletti del collegio di Sassari, dov’era candidato Peru, e in questo caso a giurare sarà Giancarlo Carta sempre di Forza Italia. Intorno al caso del vicepresidente c’è anche un piccolo caso: la procedura era scatta prima di quella a carico dell’altro quasi consigliere regionale in carcere, è Giovanni Satta dell’Uds per traffico internazionale di stupefacenti e arrestato il 6 aprile. Ma la prefettura di Cagliari aveva comunicato al Consiglio regionale solo l’avvio dell’iter a carico del candidato dell’Uds e non per Peru. In effetti, la macchina anticorruzione era invece scattata anche per il vicepresidente e ora il caso è stato chiarito. In ogni caso la vicenda dei seggi in bilico è zeppa anche di altre curiosità. Giovanni Satta, ad esempio, non ha potuto giurare in aula perché il magistrato preliminare ha detto no alla sua richiesta di permesso speciale. Oppure sempre Satta – proprio perché non ha giurato – non incasserà neanche il 70 per cento dello stipendio, mentre al suo posto dovrebbe subentrare Manuele Marotto, primo dei non eletti in Gallura. Con un’ultima curiosità su tutte: Peru e Satta sono detenuti nella stessa cella del carcere di Bancali. Però sempre sul seggio assegnato all’Uds incombe anche il ricorso presentato da Fdi-An e da Gianni Lampis, che lo rivendicano.

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