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NUORO. Ha venduto 18 lattine di birra a due minorenni, uno dei quali, un 15enne, è finito all'ospedale San Francesco di Nuoro per intossicazione da alcolici. È tra le mode, o meglio, tra le cattive abitudini degli adolescenti di oggi. Il consumo di alcol, ormai, è visto come un rituale che crea legami e permette ai ragazzi di avere interazioni più distese. Ma quando dall’uso si passa all’abuso, la musica cambia e diventa rumore.
È quanto successo a Nuoro. Un minorenne è finito in pronto soccorso in coma etilico, mentre il gestore di un market che ha ceduto l'alcol, oltre ad una sanzione di più di trecento euro, rischia adesso la sospensione temporanea della licenza.
Siamo in pieno centro città, in piazza Mameli, luogo di ritrovo preferito da gruppi di giovani, spesso poco più che bambini. A due passi il supermercato LD Market dove è possibile acquistare di tutto. Compresi gli alcolici.
Tutta la vicenda parte da una denuncia arrivata negli uffici della questura barbaricina da parte del genitore di un ragazzo di appena 15 anni ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale San Francesco la sera del 29 marzo, per intossicazione da alcolici.
Il padre del giovane racconta quanto successo e segnala agli agenti della polizia anche la presenza di un altro minorenne, coetaneo del figlio e suo amico, che messo alle strette conferma l’acquisto di 18 lattine di birra nel pomeriggio di quel giorno. I due amici trascorrono la giornata, consumando alcolici proprio in piazza Mameli. Poi il malore, il profondo stato di incoscienza e la folle corsa in ospedale.
Scattano le indagini e gli accertamenti da parte degli uomini delle Volanti diretti dal commissario capo Manuela Marafioti, che portano a termine un'attività di monitoraggio proprio in quella zona.
Emerge l’illecito amministrativo di vendita di alcolici a minori previsto dalla legge Balduzzi da parte del gestore del market che viene punito con una sanzione pecuniaria di 333 euro.
«La sanzione – fanno sapere gli investigatori – è direttamente collegata alla condotta negligente del gestore il quale deve domandare documenti all’acquirente in caso di dubbio circa l’età minore, a meno che, dice la norma, la maggiore età sia manifesta. Non solo – aggiunge la polizia – ora tutta la vicenda, è stata segnalata al sindaco Andrea Soddu perché valuti la possibilità di adottare un provvedimento di sospensione temporanea della licenza del supermercato previsto dalla legge». Già nel recente passato, si erano verificati controlli da parte della polizia, legati all’assunzione smodata di alcol da parte di minori sfociata poi in liti e schiamazzi notturni.
Anche il questore Paolo Fassari, tiene a sottolineare «al di là dei controlli doverosi sul territorio, l’importanza di una strategia complessiva diretta al mondo giovanile che ha visto la polizia di stato impegnata su più fronti in questi mesi, per la diffusione di valori di legalità attraverso iniziative con le scuole del capoluogo contro il bullismo, i potenziali pericoli connessi all’uso della rete internet, le visite informative delle scolaresche alla questura, l’educazione stradale per la guida degli scooter».
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