La Nuova Sardegna

Guardia medica ridotta, Sel dice no

Guardia medica ridotta, Sel dice no

Interrogazione al Senato e in consiglio regionale contro la riduzione del servizio

12 maggio 2016
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«Sopprimere la guardia medica 24 ore su 24 equivale a sovraccaricare le strutture ospedaliere e del 118: un'idea folle. Il Ministro Lorenzin deve dirci cosa farà per scongiurare il taglio netto dell'assistenza sanitaria». Il senatore Luciano Uras, Sel, ha presentato un'interrogazione al ministro della Sanità sul modello di accordo collettivo nazionale della medicina generale e della pediatria. «Questa riforma provocherebbe disfunzioni nell'assistenza medica come il collasso dei punti di pronto soccorso presi d'assalto dai pazienti, un utilizzo improprio dei medici del 118 e la perdita di posti di lavoro nella continuità assistenziale. I medici del 118 - ha osservato ancora Uras- si troverebbero infatti a svolgere due tipologie di servizio completamente diverse: i codici rossi di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori assimilabili al sistema di assistenza ordinaria. Gli operatori dovranno decidere tra l'obbligo di intervento immediato in emergenza e il pericolo di commettere omissione di soccorso se costretti a interventi molto differiti nel tempo, sia nelle zone più vaste e nei centri urbani ad alta densità abitativa».

Quesiti a cui dovrà rispondere il Ministro Lorenzin e che si sommano alle domande dei consiglieri regionali di Sel Daniele Cocco e Luca Pizzuto: «La chiusura notturna delle guardie mediche sarebbe devastante per i piccoli comuni e per le zone interne – ha detto Daniele Cocco – contesto l’ipotesi di chiusura delle guardie mediche, soprattutto nei territori disagiati come il Goceano».

I due esponenti di Sel hanno annunciato un’interrogazione in Consiglio regionale e si sono detti pronti ad aderire alla raccolta di firme indirizzata al ministro Lorenzin: « Non lasceremo soli i cittadini e ci batteremo per impedire tutte le riduzioni dei servizi».

(ha collaborato Elena Corveddu)

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