La Nuova Sardegna

Bonorva: i post nazisti del candidato sindaco Zanza, denuncia in Procura

di Claudio Zoccheddu
Antonello Zanza e alcuni suoi post su Facebook
Antonello Zanza e alcuni suoi post su Facebook

Michele Piras (Si) annuncia anche una interrogazione al ministro Alfano. L’ordine dei medici di Sassari: «Valuteremo il comportamento sui social». Comunità ebraica: fatti gravissimi. Lui replica: attacchi vili

19 maggio 2016
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SASSARI. La formula non poteva essere più semplice. Due parole: «Ti denuncio». Michele Piras, deputato di Sinistra italiana , ha rotto gli indugi sul caso di Antonello Zanza, il candidato sindaco che ama condividere sui social network canti nazisti, riferimenti ai forni crematori e saluti romani: «Ho chiesto di approfondire la legge Mancino. L’apologia del fascismo è un reato e denunceremo Antonello Zanza – ha detto Piras – non solo, ho presentato un’interrogazione al ministro Angelino Alfano perché ne venga valutata l’incandidabilità». E se arrivasse davvero una denuncia, la Procura della Repubblica di Sassari potrebbe procedere d’ufficio contro Zanza.

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Le reazioni ufficiose sono state affidate ai social network e hanno un tono meno formale. Piras, infatti, non si fa problemi a definire Zanza “un idiota che non deve sporcare nuovamente il consiglio comunale di Bonorva”.

La replica è stata immediata. Zanza gradisce essere chiamato “fascista” ma “idiota” no, proprio non lo manda giù: «Ho appreso che un fancazzista nominato, mai eletto nel parlamento italiano, mi ha dato dell’idiota – ha replicato Zanza – mi viene da dire che questo clamoroso illetterato figlio di una subcultura ideologica si è contraddistinto per l’assenteismo e il nulla cosmico alla Camera. Adesso si erge a pontificatore del nulla, piuttosto imiti qualche mio passaggio e dia un senso a un inutile vegetare».

Anche i vertici dell'ordine dei medici della provincia di Sassari non sono rimasti indifferenti alla vicenda di Antonello Zanza che, infatti, di professione fa il medico alla centrale operativa del 118. «L'ordine – spiega il presidente Francesco Scanu – richiede ai propri iscritti un comportamento deontologicamente corretto nell'esercizio della professione ma anche un atteggiamento conseguente in ambito sociale. Ecco perché – afferma ancora Scanu – l'ordine dei medici valuterà con grande attenzione il comportamento tenuto del dottor Antonello Zanza su Facebook e nel caso deciderà di chiamarlo in audizione affinché fornisca i necessari chiarimenti».

Dopo il duro scontro con Piras, anche l’ordine professionale ha rizzato le orecchie ed è pronto ad approfondire il caso del medico con la passione per la politica. Meno accese, invece, i giudizi e le parole dei rappresentanti politici di Forza Italia e del Partito democratico. Pietro Pittalis, capogruppo Fi in consiglio regionale, inizia sfogliando l’album dei ricordi: «Ho conosciuto Zanza quando faceva il sindaco e io ero assessore regionale alla Programmazione – ha spiegato Pittalis – mi era sembrata una persona equilibrata e rispettosa, con uno spiccato senso di appartenenza». Il giudizio, però ,cambia quando si parla della vita spericolata sui social condotta dal candidato di Bonorva: «Ci riporta a epoche buie che appartengono al passato e là devono restare. Adesso deve dire a chiare lettere che quei ragionamenti non fanno parte del suo pensiero politico, diversamente spero che faccia un passo indietro. Quella della goliardia è una scusa che non può reggere».

Per il Partito democratico parla il consigliere regionale Salvatore Demontis: «Non si può limitare tutto a una semplice questione di goliardia, come invece sostiene il candidato. Secondo me si tratta di una clamorosa mancanza di equilibrio, che invece è condizione indispensabile per poter aspirare al ruolo di sindaco. I bonorvesi sapranno valutare anche questo aspetto», conclude Demontis.

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