La Nuova Sardegna

Brexit, Ryanair e Easyjet nei guai: caro biglietti e meno collegamenti con la Sardegna

di Luca Rojch
Brexit, Ryanair e Easyjet nei guai:  caro biglietti e meno collegamenti con la Sardegna

Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue costerà di più il carburante per gli aerei. Ma rischiano di decadere anche tutti i trattati sul libero scambio nei cieli europei

25 giugno 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’Inghilterra vola via dall’Europa, ma a restare ancora più isolata sarà la Sardegna. Anche l’isola potrebbe pagare il prezzo della Brexit. Perché con l’uscita del Regno unito dall’Ue le compagnie britanniche potrebbero subire una serie di contraccolpi. Una parte di tipo burocratico, ma questi sembrano meno immediati, un’altra di tipo economico.

Caro carburante. Il primo effetto immediato sarà il rincaro del costo del carburante. Con la sterlina sganciata dall’area euro fare il pieno a un aereo costerà molto di più nei paesi britannici. Ryanair, anche se irlandese, ha il suo cuore commerciale in Inghilterra. Non solo un timore generico, il capo della compagnia low cost Michael O'Leary non ha lasciato spazi all’interpretazione. «Siamo pronti a diminuire gli investimenti e saremo costretti ad aumentare le tariffe».

Meno voli e più cari. La ricetta si chiude in uno slogan semplicissimo. Ryanair taglierà le rotte e si troverà a ritoccare verso l’alto il costo dei biglietti. Una ulteriore sciagura per la Sardegna, e un ulteriore ostacolo per trattenere Ryanair nell’isola.

Easyjet. Ma anche l’altra compagnia che da anni collega l’isola con l’Europa e con la penisola potrebbe avere forti difficoltà per colpa della Brexit. Easyjet, che ha sede a Londra, potrebbe vedere decadere tutti gli accordi di volo di cui gode in base ai trattati “Open sky”. Sono quelli stipulati dai paesi che fanno parte dell’Ue. Con la Brexit i trattati non hanno più valore. C’è poi un altro aspetto che potrebbe creare ulteriori difficoltà alla compagnia inglese. Tecnicamente si chiama “quinta libertà”, è la possibilità di una compagnia straniera, ma che fa parte di un paese Ue, di poter fare le rotte interne in un altro paese. In altre parole con la Brexit EasyJet rischia di non poter più volare in Italia nelle rotte interne. La compagnia ha già messo in atto una sua controstrategia. «Rimaniamo convinti della solidità del modello di business di Easyjet e della nostra capacità di proseguire con l’attuale strategia di successo e di garantire ritorni – afferma l'amministratrice delegata Carolyn McCall –. Abbiamo scritto oggi stesso al governo britannico e alla Commissione Europea. Abbiamo chiesto di porsi come priorità la permanenza del Regno Unito nel mercato unico europeo dell’aviazione, data l’importanza per i consumatori e per gli interscambi commerciali».

L’allarme. Il reale effetto per l’isola di questo aspetto della Brexit è tutto da quantificare. Ryanair non sembrava aver bisogno della spinta del voto inglese per lasciare gli aeroporti sardi, ma questa decisione sembra rendere ancora più complicato il ritorno in grande stile del vettore irlandese. Ma il pericolo arriva anche dalla difficoltà a trovare un sostituto di Ryanair per i cieli sardi. Molte compagnie hanno base in inghilterra e la Brexit per pardosso potrebbe rendere ancora meno trafficati i cieli non solo dell’Inghilterra, ma anche quelli di un’altra isola. La Sardegna.

Maltempo
Meteo impazzito

Una giornata da incubo a Sassari: ecco la situazione dopo il nubifragio

di Davide Pinna

Video

Pauroso acquazzone a Sassari: strade allagate, tombini come geyser e traffico in tilt

Le nostre iniziative