Calcio Serie A
Profugo ucciso a Fermo sit in contro il razzismo
CAGLIARI. Anche Cagliari dice no a razzismo e fascismo con danze, striscioni, tamburi e bandiere. In tanti ieri in serata sotto il Bastione per la manifestazione organizzata dopo la morte di Emmanuel...
CAGLIARI. Anche Cagliari dice no a razzismo e fascismo con danze, striscioni, tamburi e bandiere. In tanti ieri in serata sotto il Bastione per la manifestazione organizzata dopo la morte di Emmanuel Chidi Namdi, il cittadino nigeriano ucciso lo scorso 5 luglio a Fermo. Una maxi-foto della vittima, ritratta sorridente insieme alla moglie, è stata mostrata e appesa in cima alla prima rampa della scalinata. Anche il sindaco Massimo Zedda si è fermato a salutare i partecipanti. Si sono presentate all'appuntamento circa 300 persone. Sistemati in piazza Costituzione gli striscioni di Lila, Emergency, Presidio di piazzale Trento, Casteddu antifascista. Una pacifica dimostrazione di solidarietà. La manifestazione è stata aperta da una danzatrice al suono di musica indiana. Poi gli interventi dei rappresentanti delle associazioni che hanno promosso la protesta. «L'uccisione - si legge in un volantino distribuito da Usb - è il frutto di una politica che ha seminato odio e razzismo nei centri e nelle periferie d'Italia».