La Nuova Sardegna

Motorizzazioni senza personale

Motorizzazioni senza personale

La denuncia della Cisl: «Conseguenze negative anche per le piccole aziende»

19 luglio 2016
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SASSARI. Gli uffici delle motorizzazioni delle quattro province sarde sono paralizzate dalla mancanza di personale. Solo nel capoluogo, negli ultimi sette anni, sono andati in pensione 15 impiegati mai sostituiti. A Sassari e Nuoro tutta la mole di lavoro ricade sui pochi rimasti, con l'inevitabile allungamento dei tempi burocratici: per le immatricolazioni in «conto terzi» occorrono sei mesi, 13 per le revisioni e quasi sei per gli esami per le patenti di guida. È la situazione denunciata in una nota dal segretario regionale della Cisl, Oriana Putzolu, che richiama l'attenzione anche sulle conseguenze negative che «tutto questo ha ricadu sulle aziende a conduzione familiare». Ma i disagi interessato anche «le attività delle piccole imprese che operano nel settore dei trasporti». A causa del personale ridottissimo, le autoscuole, per far sostenere gli esami, devono ricorrere ad esaminatori di altre regioni che hanno le spese di soggiorno pagate. «La Regione non può stare alla finestra – attacca il numero uno della Cisl – anche perché il governo nazionale sta smontando pezzo dopo pezzo l'organizzazione nell'isola, privando i cittadini di servizi fondamentali: scuole, sicurezza, trasporti, socio-assistenza». Quindi, conclude, Putzolu «o la Regione acquisisce al più presto poteri e risorse per sostituire lo Stato in fuga oppure deve aprire una vertenza con il governo nazionale. Chi sta peggio di tutti sono i cittadini, sempre più abbandonati dalle istituzioni».

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