La Nuova Sardegna

Sfrattata SarMed, 100 posti a rischio

di Luciano Onnis

La società di biomedicali deve lasciare la sede di Villacidro: sindacati in allarme

03 agosto 2016
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VILLACIDRO. Il giudice dà ragione all'imprenditore Giovanni Muscas, patron di Nonna Isa, e la SarMed, società impegnata nel settore dei biomedicali con sedi operative a Villacidro e Iglesias, deve lasciare entro il 31 dicembre gli immobili in cui opera nell'area industriale villacidrese, di proprietà appunto di Muscas e confinanti con il centro commerciale Sant'Ignazio, sempre dello stesso imprenditore. Le parti non si sono messe d'accordo sul rinnovo del canone annuale del contratto di locazione (ballerebbero solo 10mila euro di differenza fra richiesta e offerta) e pertanto il patron di Nonna Isa ha dato lo sfratto alla società biomedicale. Una contrapposizione che è andata avanti senza soluzione, finchè il giudice del tribunale di Cagliari ha imposto alla SarMed dell'imprenditore Luciano Fecondini di levare le tende e lasciare libero l'immobile entro l'anno. La prima ripercussione sarebbe che per i 100 dipendenti della sede di Villacidro si apre lo spettro della cassa integrazione e un futuro pieno di insidie. Lo stabilimento di Iglesias non è infatti in grado di assorbirli e neppure di far fronte tecnicamente alle commesse di materiale biomedicale già acquisite per un importo plurimilionario. «Sarebbe assurdo – afferma Emanuele Madeddu, segretario territoriale Filctem Cgil – che per una cifra tanto esigua, per lo più dilazionata in 12 mensilità, si possa arrivare alla chiusura di un sito produttivo che garantisce cento buste paga. Nel tempo la SarMed troverebbe di certo una soluzione logistica a Iglesias accentrando lì tutta la produzione, ma il territorio di Villacidro perderebbe un'altra importante realtà industriale”. Le segreterie territoriali di Filctem, Femca Cisl e Uilcem hanno chiesto, alla luce dell'ingiunzione del giudice, un incontro urgente all'assessore regionale dell'Industria, Maria Grazia Piras.

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