La Nuova Sardegna

Dalla tartaruga decapitata alle rocce della Brigliadori

Dalla tartaruga decapitata alle rocce della Brigliadori

Le bellezze della natura nel mirino dei vandali. Non è la prima volta che spiagge e rocce vengono deturpate o danneggiate

07 agosto 2016
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SASSARI. Le bellezze della natura nel mirino dei vandali delle vacanze. Non è la prima volta che spiagge e rocce vengono deturpate o danneggiate. L'atto vandalico tristemente più famoso avvenne a San Teodoro. Nel 1993 un uomo d'affari milanese decapitò la celebre tartaruga di Cala Girgolu e cercò di portarsi via la testa come souvenir. L'uomo venne condannato e la roccia restaurata. Ma quattro anni dopo venne messo a segno un altro gravissimo colpo al cuore del patrimonio naturalistico gallurese. Ignoti abbatterono la testa della tartaruga restaurata rovinandola per sempre. Nel 2012 un’altra spiaggia del litorale di San Teodoro fu teatro di un altro scempio. Le bianche scogliere della spiaggia di Lu Impostu furono prese di mira da ignoti vandali. A settembre, dal giorno alla notte, comparve un maxi graffito giallo, rosso e blu. Uno sfregio al patrimonio ambientale del centro costiero inserito nell'area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. A sud di Olbia, invece, nel 2015 ignoti si sono esibiti in una prova di scultura su un scoglio con vista sul mare di Capo Ceraso, incidendo sul granito le iniziali dello Yacht club Li Cuncheddi rifinendo la scritta con una decorazione tutto intorno. Una catena e cinque stelle. Incise e pitturate di azzurro. Ma tornando indietro nel tempo non si può non ricordare l’opera “incompresa” di Eleonora Brigliadori. L’attrice milanese, in vacanza nel nord della Gallura, aveva dipinto con secchiate di tinta turchese uno scoglio della spiaggia di Portobello di Gallura, nel comune di Aglientu. La Brigliadori era stata denunciata e aveva affrontato anche il processo. Il suo gesto "artistico" le era costato il pagamento di una salata multa.

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