La Nuova Sardegna

SASSARI. Nell’isola i consumi superano nettamente i redditi. La Sardegna è tra le regioni d’Italia che registrano il rischio più alto di evasione fiscale. Più sommerso si registra solo in Calabria, Sicilia, Valle d’Aosta, Molise e Campania. Il Sole 24 ore ha analizzato i dati di tasse e spese di tutta Italia, mettendo a confronto i redditi dichiarati al Fisco con i consumi delle famiglie indicati dall'Istat. Una mappa del rischio evasione che vede il Sud in testa alla classifica, anche se negli anni della crisi peggiora la situazione pure nel Centro-Nord.

Il quotidiano economico ha preso in esame i dati dichiarati in tutte le regioni negli ultimi anni. La Sardegna, col 28,3 per cento di divario, è al sest'ultimo posto preceduta dalla maglia nera Calabria, dove per ogni 100 euro “ufficiali” secondo l’Istat ne vengono spesi più di 150. In Sardegna nel 2007 i redditi medi erano 11.676 euro contro i consumi di 15.658 per famiglia, con un divario quindi del 34,1 per cento. Una forbice che pur diminuendo nel 2014 è rimasta alta rispetto alle altre regioni: 10.836 euro di reddito contro i 13.900 euro di consumi con un stacco del 28,3 per cento.

Tra il 2007 e il 2014, gli anni della crisi, i redditi in Italia si sono ridotti del 9,1 per cento. A doppia la cifra la riduzione della spesa, pari all’11,1. Numeri, questi ultimi, molto simili anche nell’isola, dove i consumi si sono ridotti dell’11,2. Più contenuta, invece, la contrazione dei redditi: in Sardegna il calo è stato del 7,2 per cento contro l’11 del Lazio e il 10,7 della Sicilia. Il divario tra consumi e redditi in Sardegna si è dunque ridotto del 5,8 per cento. In controtendenza la Lombardia e l’Emilia Romagna, dove il sommerso è aumentato: più 0,7 a Milano e più 0,3 a Bologna. La differenza, - sottolinea il Sole - però, non è un indice certo di evasione ma potrebbe essere giustificata anche con l'utilizzo di fondi e risparmi messi da parte in precedenza dalle famiglie che hanno quindi speso di più di quanto incassato.