La Nuova Sardegna

Gli operai di Alcoa il 5 settembre a Roma

di Tamara Peddis
Gli operai di Alcoa il 5 settembre a Roma

I sindacati annunciano un presidio al ministero fino a quando non ci sarà una risposta di Glencore

2 MINUTI DI LETTURA





PORTOVESME. Per risolvere la vertenza Alcoa il Sulcis Iglesiente si prepara alla mobilitazione generale. Partiranno anche gli operai della fabbrica di Portovesme a Roma il 5 settembre in occasione dell'incontro convocato al ministero dello Sviluppo economico. I lavoratori partiranno insieme ai sindacati decisi a presidiare in via Molise, davanti al palazzo del ministero fino a quando non ci sarà una risposta da parte della Glencore, che dopo due anni di trattative con il governo dovrà dire se intende acquisire la fabbrica di alluminio oppure lasciare spazio ad altri imprenditori. È quanto deciso ieri a Carbonia nella riunione del coordinamento sindacale. La mobilitazione appare sempre più necessaria in particolare dopo l'annuncio, lunedì scorso, della multinazionale Alcoa di voler iniziare a smantellare gli impianti della fabbrica entro la fine dell'anno per la mancanza di acquirenti. Un fatto che ha creato molta rabbia tra i lavoratori e i sindacati che adesso non intendono perdere più tempo e vogliono sollecitare la risposta della Glencore sul futuro dello stabilimento fermo dal novembre del 2012. Nella riunione che si è svolta ieri le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Cub hanno programmato anche un incontro con i sindaci del Sulcis Iglesiente nella sede della Cisl di Carbonia con l'obiettivo di coinvolgere i primi cittadini in questa tortuosa vertenza. «Chiediamo anche il supporto dei sindaci perché se non dovesse risolversi la questione Alcoa è in ballo l'economia di un territorio, dove diminuiranno le buste paga e aumenteranno le difficoltà delle famiglie», ha spiegato Bruno Usai della Rsu. Martedì è prevista anche l'assemblea generale con i lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme per discutere del viaggio verso la Capitale. Gli operai presidieranno davanti al ministero fino a quando non ci sarà una risposta definitiva da parte della Glencore che dopo aver richiesto e ottenuto dal Governo le condizioni sugli strumenti e tempi per l' abbattimento dei costi energetici necessari per rendere competitivo lo stabilimento di alluminio, non ha ancora presentato la sua decisione. Un fatto che sta diffondendo ansia tra gli operai, ma anche malumore e tensione per una vertenza che appare senza fine.

Primo piano
Il caso

Elicotteri a peso d’oro, appalti decuplicati: così brucia il denaro

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative