La Nuova Sardegna

«Così ho salvato mia madre dal crollo»

di Sebastiano Depperu
«Così ho salvato mia madre dal crollo»

Amatrice. La figlia della 99enne Paolina Vargiu, di Berchidda, racconta il dramma: «Scappate insieme dalla finestra»

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BERCHIDDA. In fuga dalle macerie a 99 anni. C’è anche una vecchietta di Berchidda tra gli scampati del terremoto che ha devastato il centro Italia. Zia Paolina Vargiu, classe 1917, vive ad Amatrice dal 1938, quando lasciò la Sardegna dopo il matrimonio. La donna è stata sorpresa dal sisma mentre si trovava nella sua casa che ora non c’è più. Era nel suo letto quando la terra ha cominciato a tremare. Fortunatamente questa settimana era andata a trovarla la figlia Chiara. Ed è stata proprio lei a metterla in salvo. La donna non appena ha sentito la scossa si è precipitata insieme al marito nella stanza della anziana madre e insieme sono scappati dalla finestra. Un intervento tempestivo che ha permesso alla due donne di origine sarde di raccontare il pericolo scampato. Lo ha fatto un nipote ramite Facebook, in un gruppo dedicato a Berchidda.

Inizialmente, infatti la storia di zia Paolina non aveva varcato il Tirreno per un errore sul cognome. La notizia del salvataggio di una 99enne, infatti, si è diffusa in Toscana. La figlia Chiara vive in un paese della provincia di Pisa e spesso va a trovare l’anziana madre ad Amatrice. Solo che in un articolo di una testata toscana il cognome Vargiu diventa Binchi, che poco dice oltre Tirreno in direzione Sardegna. Ci pensa Facebook a rimediare all’errore e nella pagina “Sei di Berchidda se...” una nipote della donna precisa che quelle signore altro non sono che la cugina Chiara e la zia materna Paolina Vargiu, nata a Berchidda quasi un secolo fa, ma da anni trasferitasi nel continente. «Ho raggiunto mia madre mentre la casa tremava – ha raccontato la figlia Chiara ai parenti sardi – e siamo fuggite dalla finestra».

Per risalire alla storia della donna si deve scavare negli archivi anagrafici e negli atti dello stato civile del Comune di Berchidda. Dai polverosi registri risulta che Paolina Vargiu è figlia di tiu Celestinu Alzu e di Mariangela Doneddu che, subito dopo la morte del marito, emigrò nello stesso anno a Firenze da una delle figlie. Dalla loro unione nacquero 13 figli. Quasi tutti emigrarono in Toscana, solo uno rientrò in Sardegna, uno si trasferì a Roma. Anni dopo una della sorelle di zia Paolina Vargiu dalla Toscana rientrò nell’isola e ora abita ad Orosei.

Zia Paolina era la primogenita, nacque nel luglio del 1917, invia Cagliari a Berchidda e nel 1918 si sposò con Pietro Magnifici, di Amatrice, dove morì a 72 anni. A officiare il rito nella chiesa di San Sebastiano fu il canonico don Pietro Casu. Il tempo di sposarsi e, appena due giorni dopo, dal rione di Funtana Inzas, dove fino a pochi anni fa c’era la casa di famiglia, zia Paolina emigrò ad Amatrice, dove ha sempre vissuto e ha avuto diversi figli.

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