La Nuova Sardegna

Anci, 17 sindaci: nulle le elezioni

Emiliano Deiana e sedici colleghi presentano un ricorso contro il voto

29 settembre 2016
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SASSARI. Nel bel mezzo del caos per l'elezione del presidente e del consiglio dell'Anci è arrivato anche un ricorso firmato da uno dei candidati alla guida dell'associazione, il sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana (Pd) e da altri sedici colleghi.

I sindaci che sostengono Emiliano Deiana chiedono al presidente dell'assemblea congressuale, Mario Bruno, e al segretario generale dell'Anci nazionale, Veronica Nicotra, di inficiare l'elezione dei delegati al congresso nazionale di Bari perché, spiegano i ricorrenti, «i seggi non sono stati attribuiti seguendo il criterio proporzionale, ma in base alla lista collegata al candidato alla presidenza Giuseppe Ciccolini».

Quest'ultimo, sindaco Pd di Bitti, ha ottenuto nell'assemblea di Abbasanta il maggior numero di voti, 152, scavalcando Deiana. Ma il risultato è stato congelato in attesa di una pronuncia dei vertici nazionali dell’associazione dei Comuni chiamata in causa per colpa di un’interpretazione complicata di uno degli articoli che avrebbero dovuto regolare la votazione.

I firmatari del ricorso ribadiscono, inoltre, il mancato raggiungimento del quorum necessario per la validità del voto: «Pertanto – dicono i 17 ricorrenti – nessuno può essere proclamato presidente e l'assemblea congressuale deve essere riconvocata per procedere a una nuova elezione. Se ciò non bastasse le tre elezioni – si legge ancora nel ricorso – andrebbero invalidate perché in una votazione, a parità di votanti, c’è stata una discrepanza di numeri: 298 per l'elezione del presidente; 297 per l'elezione del Consiglio regionale; 296 per l'elezione dei delegati all'assembla nazionale. È del tutto evidente che questa gravissima anomalia inficia il voto e apre scenari nuovi rispetto alla valutazione dello stesso», concludono i ricorrenti.

Insomma, non accenna a concludersi il dibattito politico che si è sviluppato subito dopo la mancata elezione del presidente, arrivata dopo un’assemblea tanto frizzante quanto divisa. La peggiore delle ipotesi per chi avrebbe voluto un’Anci unita e pronta a dare battaglia.

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