La Nuova Sardegna

Volpe 132, le rivelazioni di un trafficante

Telefonata intercettata nel 2011, l’elicottero della Finanza abbattuto coi lanciarazzi. Nessun riscontro

13 ottobre 2016
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CAGLIARI. Ora salta fuori che ad abbattere l’elicottero Volpe 132 che il 2 marzo 1994 sorvolava le acque di Feraxi, tra Villasimius e Castiadas, sarebbe un gruppo di trafficanti di droghe: per togliersi di torno il velivolo avrebbero usato lanciarazzi a testata termica. La circostanza è contenuta in una telefonata tra due degli indagati per traffico di sostanze stupefacenti nell’operazione Oristano condotta dal Nucleo investigativo provinciale dei carabinieri. Parlando con l’amico Mario Cossu è il quarantennne Davide Porcu a raccontare un episodio sul quale sembra informato, ma il suo racconto non è stato ritenuto attendibile dalla Procura, che ancor’oggi tiene aperto un fascicolo sulla vicenda dell’elicottero, costata la vita al maresciallo Gianfranco Deriu e al brigadiere Fabrizio Sedda. Per una serie di ragioni: la conversazione intercettata risale al 18 ottobre 2011, quando l’inchiesta condotta dal pm Guido Pani sembrava destinata all’archivio. Gli elementi raccolti dai carabinieri sono stati esaminati dal magistrato, ma per due anni l’indagine non ha compiuto alcun passo in avanti. Solo nel 2013, dopo una serie di istanze presentate dall’avvocato Carmelino Fenudi, l’inchiesta riprende vigore sulla base di una perizia tecnica: sul frammento dell’elicottero recuperato nell’area di Villasimius ci sono tracce di esplosivo. E’ la conferma dell’ipotesi secondo la quale l’elicottero è stato abbattuto nel corso di un’operazione di compravendita di armi. L’impressione è che Porcu, che all’epoca non aveva ancora vent’anni, abbia riferito fatti letti sui giornali. Le sue parole:«Alcuni miei amici, per paura di essere avvistati e arrestati, nella zona di Villasimius hanno abbattuto con un lancia razzi a testata termica un elicottero della Guardia di finanza». Ancora: «Quelli li hanno visti arrivare da lontano ed hanno detto buttalo giù prima che arrivino» ed era per lui «tutta gente di vecchia guardia…».

In una collina della zona quei trafficanti avrebbero nascosto borse piene di armi. I carabinieri nel 2011 hanno cercato senza successo riscontro a quelle “rivelazioni” che ora Porcu potrà confermare o ritirare all’esame di garanzia con il gip Giampaolo Casula. (m.l)

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