La Nuova Sardegna

Poste italiane

La Uil accusa: «Lo sciopero è inutile»

SASSARI. «Lo strumento dello sciopero è una cosa seria e non va banalizzato servendosene al momento sbagliato». Angelo Medde, segretario di Uil Poste, mette l’accento sulla protesta che sta...

30 ottobre 2016
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SASSARI. «Lo strumento dello sciopero è una cosa seria e non va banalizzato servendosene al momento sbagliato». Angelo Medde, segretario di Uil Poste, mette l’accento sulla protesta che sta paralizzando gli uffici postali della Sardegna: «Nella prima decade di settembre sono avvenuti tre azioni che per la Uil Poste hanno un’enorme importanza: il governo ha annunciato che non ci sarà la privatizzazione di Poste Italiane, l’azienda ci ha inviato una calendarizzazione d'incontri per discutere delle problematiche aziendali e sempre l'azienda, con azioni mirate, sta provando a recuperare il ruolo di datore di lavoro e contemporaneamente sta riportando al ruolo di sindacato tutti i sindacati. Queste positività sono state colte dalla Uil e abbiamo proposto alle altre sigle di vigilare sull'azione del governo e di andare ai tavoli aziendali per verificare quanto ci presentavano e per poter fare le controproposte migliorative per tutti i dipendenti provando, inoltre, ad arrivare ad una conclusione rapida della trattativa sul Ccnl e quando le altre sigle ci hanno preannunciato che lo sciopero lo facevano comunque siamo rimasti basiti – dice Medde – se il governo ha congelato la privatizzazione, se l’azienda si confronta, non è che alla fine lo sciopero è stato indetto solo per lasciare lo status quo in azienda e frenare le azioni di normalizzazione?».

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