La Nuova Sardegna

Ottantenne “sequestrato” e derubato

diSimonetta Selloni
Ottantenne “sequestrato” e derubato

Un oristanese raggirato da una coppia a Quartu: due indagati per circonvenzione di incapace

3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Ospite, se così si può dire, per una settimana di una coppia di Quartu Sant’Elena che, approfittando della sua condizione, gli ha portato via almeno 2500 euro, mobili e arredi dalla sua casa a Oristano. L’uomo ha 80 anni, e la sua odissea si è conclusa tre giorni fa dopo l’intervento dei poliziotti del commissariato di Quartu. La coppia, un uomo e una donna di 47 anni, sono stati denunciati per circonvenzione di incapace. Ma è evidente che l’inchiesta dovrà valutare altri profili di reato, a partire dal sequestro di persona, se sarà dimostrato che il pensionato è stato trattenuto contro la sua volontà.

Stando a una prima sommaria ricostruzione dell’accaduto, l’uomo – che peraltro soffre di alcune patologie in trattamento farmacologico – sarebbe arrivato a Cagliari per imbarcarsi, destinazione la penisola. Nel porto sarebbe stato avvicinato dalla coppia – probabilmente “appostata” in attesa di una facile preda – che l’ha portato a casa, a Quartu, per offrirgli la cena. Uno stratagemma per avviare un minimo rapporto da coltivare con scopi ben diversi dall’amicizia. Il pensionato è poi partito, ma la sua permanenza fuori dall’isola è durata poche ore. Rientrato in Sardegna, l’anziano ha atteso qualche giorno per poi decidere di ripartire. Da Oristano ha quindi telefonato ai suoi nuovi amici per salutarli, e i due si sono offerti di andare a prenderlo a casa per accompagnarlo all’imbarco.

Sul traghetto però, questa volta, l’ottantenne non è mai salito. I due lo hanno riportato a casa loro, dove lo hanno trattenuto per una settimana. In questo lasso di tempo, il poveretto è stato indotto a consegnare una somma ingente, almeno 2500 euro. Non è chiaro se tutti questi contanti li avesse con sè, oppure se i due “custodi” lo abbiano accompagnato in qualche banca a prelevare i denari. Ma perché pagare così tanto? Per il pernottamento a casa loro, per altre spese non meglio giustificate, ma in fondo ingiustificabili se non nell’ottica di un raggiro quasi da manuale. Sia per le caratteristiche della vittima: anziano, sofferente di qualche patologia ma comunque con un minimo di autonomia, quanto basta per gestire da sè il suo denaro, andare in banca o utilizzare uno sportello bancomat; sia per l’abilità dimostrata dalla coppia, un uomo e una donna con precedenti specifici, che si trovano ora con una denuncia per circonvenzione di incapace.

Le modalità della liberazione non sono chiarissime: la polizia – il commissariato di Quartu – sarebbe stata avvisata da cittadini che avrebbero notato qualcosa di strano, non si sa bene dove.

Ora bisognerà capire che tipo di pressioni siano state esercitate dal pensionato, che, sempre secondo la ricostruzione del commissariato di Quartu, alla vista dei poliziotti si sarebbe letteralmente buttato nelle braccia degli agenti che lo hanno tirato fuori da quella casa. Se sia stato trattenuto contro la sua volontà, se abbia di sua iniziativa dato il denaro ai suoi nuovi amici, se questi abbiano anche usato violenza nei suoi confronti e se gli siano state fornite le medicine di cui fa abitualmente uso, è materia contenuta nel fascicolo della Procura delle Repubblica di Cagliari. Ci sono profili di reato che potrebbero spaziare dal sequestro, alla violenza privata, alla truffa, con l’aggravante che la vittima era persona in condizioni di evidente minorata difesa. Per ora, l’unica accusa per la coppia è di circonvenzione di incapace. Ma la sensazione è che a breve ci saranno nuovi sviluppi.

Intanto l’anziano è tornato a casa sua. Sta meglio. Ci vorrà del tempo per dimenticare questa brutta, brutta avventura.

Primo piano
Le parole

Morte di Gaia Costa a Porto Cervo, il ricordo dell’insegnante: «Eri gentile e orgogliosa, per sempre parte di me»

di Mirko Muzzu
Le nostre iniziative