Il cda contro Maninchedda: «Stupiti dalle sue parole»
L’esecutivo regionale chiede che un advisor controlli i conti dell’aeroporto Il sindaco Bruno saluta l’ultimo volo di Ryanair dal Riviera del Corallo
ALGHERO. Le parole dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, non sono piaciute ai piani alti di Sogeaal. Il presidente Carlo Luzzati, dopo aver appreso che secondo Maninchedda – nel rimpinguare le casse di Nuraghe Biancu –«occorre essere rapidi, ma anche giusti, chiari e prudenti», deve aver pensato a uno scherzo. Non che il concetto sia sbagliato, per carità, ma tre giorni dopo l’approvazione in giunta del disegno di legge per la ricapitalizzazione della società, le riserve dell’assessore rispetto alla gestione di Sogeaal hanno lasciato di stucco i vertici del “Riviera del corallo”. Per il cda, in sostanza, se uno fa parte della giunta regionale, che essendo l’azionista riceve frequentemente bilanci, relazioni e aggiornamenti dettagliati, non può cascare dalle nuvole proprio ora. «Maninchedda lamenta mancanza di chiarezza sulle “ragioni dei buchi” della società e l’assenza di uno “straccio di verifica” sui “conti” o sulla “qualità” della sua gestione», afferma il cda. «Oltre alla predisposizione dei bilanci, che non hanno mai subito rilievi e sono stati puntualmente approvati dagli azionisti – prosegue – negli ultimi sei anni la società ha prodotto e trasmesso loro 21 bilanci intermedi “infrannuali”, 27 relazioni sulla gestione e decine informative sui più vari aspetti operativi, gestionali, economici e finanziari». Su ogni documento, è la precisazione, «c’è stato il controllo dei revisori contabili e la verifica di società di revisione esterne, indipendenti e perfettamente rispondenti alle caratteristiche invocate dall’assessore». Posto che il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Massimo Deiana «dovrebbero essere i soggetti meglio titolati a rappresentare a un componente della giunta il rigore, la serietà e la qualità dell’operato di chi attualmente amministra la società – è l’affondo – ci rendiamo disponibili a illustrare all’onorevole Maninchedda, in prima persona e in ogni dettaglio, quali siano state le “ragioni” che hanno condotto alla presente contingenza, con riferimento all’operato di chi è stato chiamato a gestire Sogeaal nelle diverse fasi e alle scelte e i comportamenti dei suoi azionisti».
Bruno. Intanto il “Riviera del corallo” saluta Ryanair. Almeno per ora. Il 1 novembre 2016, data annunciata con netto anticipo da Dublino come ultimo giorno di “basamento” ad Alghero dei propri aerei, è domani. «Alle 8.14 di oggi (ieri, ndc) è partito alla volta di Catania il volo dell’ultimo aereo Ryanair basato ad Alghero», scrive il sindaco. «Era fine marzo del 2009 quando atterrò il primo aereo basato nello scalo di Fertilia, e sarebbero poi diventati due in estate – prosegue – da allora, per oltre sette anni, i boeing Ryanair hanno sempre dormito nel piazzale del nostro aeroporto». Pur se tra alti e bassi, è la riflessione di Mario Bruno, «è innegabile che quell’aereo abbia portato con sé la speranza e la certezza per i sardi di poter volare laddove prima era difficile, e al contempo attirare flussi turistici così importanti per l’economia isolana». Bruno descrive poi tutto quanto fatto in questi mesi per fare in modo che sia solo un arrivederci. «Ryanair deve tornare – conclude – ma serve un nuovo sistema di incentivi che attragga altri vettori e altre rotte, perché i sardi lo meritano, lo vogliono e lotteranno per i loro diritti».
Riformatori. Sul tema della privatizzazione di Sogeaal si registra la presa di posizione del coordinatore regionale dei Riformatori Sardi, Pietrino Fois. «Subito la ricapitalizzazione di Sogeaal, poi la vendita immediata delle quote della Regione – dice – la giunta se lo deve mettere in testa, non esiste alcun piano b se vogliamo che lo scalo funzioni davvero».