Mega bando da 1,3 miliardi per tagliare la spesa del 25%
Farmaci e prodotti costeranno meno e con lo stesso prezzo in tutta l’isola L’assessore Erriu: «Risultato fondamentale per i bilanci. Modello da seguire»
CAGLIARI. Una dieta risparmiosa per il mostro vorace della sanità. Ma senza nessuna rinuncia. Il risultato da record degno di una cura miracolosa lo otterrà la Regione. Una siringa, o un farmaco, costeranno meno. E avranno lo stesso prezzo a Porto Torres e a Calasetta. È l’estrema sintesi della rivoluzione del mega bando da 1,3 miliardi di euro, iva esclusa, per l’acquisto di prodotti farmaceutici. In altre parole tutta la sanità in Sardegna avrà un unico fornitore. Ma nessuno pensi che tutti i prodotti saranno acquistati in blocco da una sola impresa. In realtà il mega appalto si suddividerà, come spiega il dirigente regionale del settore Finanza, Antonella Giglio, in 1765 lotti. A seconda del tipo di prodotto di cui si ha bisogno ci sarà una impresa a cui fare riferimento.
Il risparmio. Nulla di ufficiale sulle cifre che saranno risparmiate, anche perché quantificare la passata spesa sanitaria tra otto Asl e tutto il sistema sanitario è un po’ come voler contare i granelli di sabbia di una spiaggia. Ma il maxi bando potrebbe portare a un risparmio che va dal 20 al 30 per cento. Il bando copre il fabbisogno per i prossimi tre anni.
Il meccanismo. La centrale unica di acquisto non è gestita dall’assessorato alla Sanità, ma da quello agli Enti locali e Finanze. Il motivo è semplice ci saranno bandi di acquisto per 19 categorie di prodotti. Dalla cancelleria ai farmaci.
L’assessore. Non può che essere soddisfatto l’assessore Cristiano Erriu. «Si tratta – spiega Erriu – di una realtà ormai consolidata che consente alla Regione, nelle sue diverse articolazioni, e a tutto il sistema pubblico allargato, compresi gli enti locali, di avere forti risparmi ed economie di scala. Si percorre in questo modo la strada tracciata da tempo di un modello di acquisizione di beni e servizi aperto e trasparente in linea con gli indirizzi dell'Autorità nazionale anticorruzione. A questo modello guardano da tempo le imprese sarde più attente e dinamiche per le quali si aprono ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo».
Il modello. Ma questo non è il primo bando che la Centrale regionale di committenza ha indetto nel 2016. In tutto sono state sei le iniziative destinate alle Aziende sanitarie, agli enti locali e alle altre amministrazioni pubbliche. Vigilanza e portierato, con un importo a base d’asta di 83 milioni di euro. Vaccino antinfluenzale, un milione 231mila euro. Medicazioni generali, otto milioni 631mila euro. Carta e cancelleria, quattro milioni 205mila euro. Sono state bandite anche altre 18 procedure di gara per l’approvvigionamento di beni e servizi sopra la soglia di rilevanza comunitaria. In Sardegna sono state 280 le amministrazioni che hanno usato la centrale di committenza, in particolare attraverso la piattaforma digitale di e-procurement SardegnaCat. Sono state bandite in tutto oltre tremila procedure di gara.
Una rivoluzione digitale che prevede il taglio dei costi per le amministrazioni. Una norma imposta con la spending rewiev ma che porta reali vantaggi su tutto il territorio. (l.roj)