Troppo alti gli stipendi dei manager Asl, il ministro interviene contro la Regione
Lorenzin: «Compensi oltre il tetto massimo, la giunta non è stata di parola». L’assessore: «Accuse false, siamo al di sotto della soglia dei 240mila euro»
CAGLIARI. Gli stipendi pagati ai manager della sanità sono esplosi in un caso nazionale. Ed eccole le buste paga contestate: 200 mila euro lordi l’anno più 20 mila di premi per il direttore generale dell’Azienda unica, intorno al 70 per cento in meno incasseranno i suoi collaboratori. Poi ci sono quelli di chi sta al vertice delle due Aziende miste universitarie, 180 mila più incentivi, e infine quello di chi presto governerà l’Areus, l’ex 118, e che sarà appena sopra i 192mila euro tutto compreso.
Alla Camera il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha dato ragione al deputato Roberto Capelli del Centro democratico, che da settimane denuncia quello che ritiene uno scandalo: «Sono tutti compensi oltre il tetto massimo di quasi 155mila euro l’anno imposto dal governo per i manager della sanità. Poi esiste un problema morale ed etico: una Regione non può sperperare soldi pubblici soprattutto se ci sono delle regole da rispettare».
Però neanche mezz’ora dopo la Regione ha smentito il ministro e, come già accaduto più volte, anche il deputato. «Le accuse sono false – è scritto in una nota della giunta – abbiamo rispettato la legge e stabilito gli stipendi in base alla sentenza della Corte costituzionale che permette alle Regioni a Statuto speciale di andare oltre il tetto nazionale pur nel rispetto dell’equilibrio della contabilità generale. Tra l’altro siamo rimasti al di sotto della soglia prevista per i manager pubblici che è di 240mila euro». (ua)
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