La Nuova Sardegna

Ma c’è anche l’allarme siccità

Ma c’è anche l’allarme siccità

Non piove, tutti i fiumi sono sotto il livello e si registrano già i primi roghi

25 aprile 2017
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SASSARI. È la follia di un meteo completamente impazzito. Temperature polari di notte, caldo e siccità di giorno, con i primi incendi che iniziano a preoccupare la Protezione civile. Nonostante le gelate e le nevicate fuori stagione, l’isola inizia a soffrire una sete che si potrebbe manifestare in prospettiva con conseguenze facilmente immaginabili. La siccità diventa un allarme nazionale con le precipitazioni che, ad aprile, sono praticamente dimezzate. Le piogge sono inferiori del 47,4% rispetto alla media secondo un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di aprile, dopo che il taglio delle precipitazioni era stato del 53per cento a marzo.

«La situazione di difficoltà – sottolinea l’organizzazione agricola – è visibile dallo stato di magra dei fiumi. Le precipitazioni in Italia – aggiungono da Coldiretti – sono risultate sotto la media per tutto l’inverno con un picco negativo a dicembre (-67 per cento). E invece della pioggia, la primavera ha portato il gelo con effetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggi lungo tutta la Penisola, con una stima di almeno 100 milioni di euro di danni, secondo la Coldiretti. A pagare un conto salato sono i più grandi vini della Val d'Aosta dove il gelo ha decimato le vigne, della Lombardia, del Piemonte, del Veneto con 70-80per cento di perdita del raccolto per colpa delle devastazioni subite dalle viti. Stessa sorte per i vitigni dell'Emilia-Romagna, della Toscana, della Campania e della Sardegna. Colpiti anche i frutteti e le coltivazioni orticole all’aperto.

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