La Nuova Sardegna

Sì alla leggina di manutenzione urbanistica  

 Sì alla leggina di manutenzione urbanistica  

Lunedì la nomina della segreteria Pd. Le donne del partito scrivono a Cucca: chiediamo pari dignità

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CAGLIARI. Niente appello, il tono è quello della richiesta che ammette solo una risposta: pari dignità. È questo il contenuta della lettera inviata dalle iscritte del Pd al segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca, che lunedì, a Oristano, dovrebbe presentare la sua prima segreteria. «Ti chiediamo – hanno scritto – di confermare anche in questo il metodo da sempre applicato nel nostro partito: il 50 per cento dei componenti della segreteria dovranno essere donne. Siamo certe – è scritto in un altro passaggio – che non avrai difficoltà a individuare le donne giuste, capaci, preparate e coraggiose per ogni incarico». Per proseguire: «Il lavoro non ci spaventa, noi non ci tireremo certo indietro e continueremo a essere in prima linea per il bene della nostra gente. Siamo convinte che i sardi non si siano stancati della politica. Anzi è crescita la loro voglia di partecipare e incidere, mentre ormai rifiutano e giustamente le stanche e incomprensibili liturgie dei partiti che frenano entusiasmo ed energia».

Leggina urbanistica. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge che accorpa diverse norme urbanistiche, cancella quelle superate, alcune risalivano addirittura al 1985, e aggiunge le novità previste dalle norme nazionali. La leggina regolamenta per esempio le varianti in corso d’opera, disciplina i cambi di destinazione d’uso, introduce la Segnalazione d’inizio attività o Scia che dovrà essere presentata in Comune per i lavori di piccola ristrutturazione negli appartamenti.

Nessuna crisi. Il cambio di assessore ai lavori pubblici c’è stato qualche giorno fa, Edoardo Balzarini ha preso il posto del dimissionario Paolo Maninchedda, e poi il Partito dei sardi è rimasto dov’era: in maggioranza. Ma il caso che diverse settimane fa ha messo a rumore la politica è riapparso in Consiglio regionale. È stato quando il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto con forza che il governatore Francesco Pigliaru spiegasse in aula i motivi delle dimissioni dell’assessore Maninchedda e quale fosse soprattutto lo stato di salute della maggioranza. «Non ci possono essere misteri e il Consiglio ha diritto di sapere», sono state le parole di Pittalis. La risposta del presidente è stata di poche parole: «Ogni passaggio – ha detto – è avvenuto nella massima trasparenza con un scambio di lettere fra me e l’assessore dal contenuto personale e politico che sono pronto a mettere a disposizione del Consiglio anche se i giornali le hanno pubblicate». Per concludere così: «Non c’è nessuna crisi, tutto è risolto e soprattutto il Partito dei sardi ha confermato che fa ancora parte della maggioranza di centrosinistra che governa la Regione».

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