La Nuova Sardegna

Consegne con lo smartphone ecco l’Uber dei pony express

di Salvatore Santoni
Consegne con lo smartphone ecco l’Uber dei pony express

Si chiama “Carry me” la start up realizzata da un quartetto di giovani sardi Una piattaforma sul web mette in contatto esercenti e aspiranti fattorini

02 agosto 2017
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SASSARI. Assomiglia a Foodora ma funziona in modo diverso. È condito con un pizzico di Uber ma non trasporta persone. Si chiama Carry me, ed è una delle nuove start up in corsa al Contamination lab dell’università di Sassari. Funziona più o meno così: a un capo del mouse ci sono commercianti e ristoratori che richiedono personale per effettuare le consegne a domicilio; dall’altro gli aspiranti fattorini in cerca di lavoro. Di mezzo ci sono centinaia di righe di codice che danno vita un sistema di pony express del futuro in salsa web 2.0.

A chi serve. Carry me è quello che viene definito un market place, un luogo virtuale per far incontrare domanda e offerta reali. Si tratta di esercenti di pizzerie e ristoranti, o commercianti in generale, che grazie al cervello elettronico non dovranno più perdere tempo a cercare il personale per fare le consegne a domicilio, e quindi fare assunzioni, assicurazioni e pagamenti. E poi ci sono gli aspiranti fattorini, che iscrivendosi alla piattaforma non avranno più orari rigidi dati dal datore di lavoro, ma anzi risparmieranno tempo e carburante nelle consegne con la massima flessibilità. L’unica dotazione richiesta è avere un mezzo di trasporto che gli permetta di fare le consegne in un breve lasso di tempo. Agli startupper di Carry me non importa quale mezzo. Che si tratti di un’auto o di una moto, oppure di una bici o addirittura di uno skateboard, poco importa: l’importante è effettuare la consegna.

Come funziona. L’app sarà impostata in modo da dare ai fattorini un tempo minimo per la consegna di cibi caldi, mentre per le lettere e i pacchi sarà consentita una flessibilità maggiore, sempre che il cliente non richieda una consegna super rapida. Una volta iscritto al portale, l’aspirante fattorino decide quando vuole iniziare a lavorare: weekend, mattina o sera, l’importante è dare una disponibilità certa. Da quel momento riceverà le chiamate degli esercenti o clienti più vicine alla sua posizione, rilevata col Gps dello smartphone. A quel punto, il fattorino prenderà la chiamata e si recherà nel luogo stabilito. Una volta consegnata la merce, potrà rendersi nuovamente disponibile per fare un’altra consegna. Questa volta il Gps rivelerà le richieste della nuova zona, facendo risparmiare tempo e benzina. Col sistema tradizionale, invece, il fattorino deve partire dalla pizzeria e ritornare alla pizzeria, con quello che comporta in termini di tempo e carburante.

Il team. Ilaria Polisino è a capo degli ideatori del progetto. Lei fa parte del vivaio dell’ateneo sassarese: si è laureata in Economia e ora studia Finanza. Dopo due Erasmus e diverse esperienze all’estero, è andata in cerca di un buon motivo per restare nell’isola. «Ho deciso di partecipare al Contamination lab – spiega la startupper – che mi ha permesso di conoscere gli altri componenti del team». Insieme a lei lavorano il web designer Gabriel Spanu, il grafico Giorgio Gaetani e il programmatore Antonio Lai. «Io e Gabriel ci siamo presentati al Contamination lab con due idee simili – racconta ancora la team leader di Carry me – e così abbiamo deciso di portare avanti un progetto comune. Inizialmente si trattava di un sistema che permettesse di localizzare i menù dei ristoranti prima di recarsi nel posto, in seguito ci siamo accorti che non avrebbe funzionato e siamo arrivati all’idea di un sistema informatizzato di consegne a domicilio».

Pony express 2.0. A prima vista l’app ideata dagli startupper sembra simile a Foodora, un sistema di consegne di cibo diffuso soprattutto nel nord Italia. In realtà, Carry me è pensata per consegnare non solo cibo ma anche pacchi, lettere e altri oggetti nel corso della stessa giornata. In pratica è una sorta di pony express digitalizzato, una sorta di Uber (il sistema di taxi che mette insieme autisti e passeggeri) delle consegne a domicilio. Il cliente finale non si rapporta con la piattaforma: ordina la pizza e non saprà mai se gli viene consegnata dal fattorino dipendente della pizzeria o da una persona reclutata su Carry me. «Noi vogliamo rivoluzionare le consegne dal punto di vista dei ristoratori – conclude Ilaria Polisino –, saranno loro a utilizzare il sistema per non dover perdere tempo nelle pratiche burocratiche di assunzione del fattorino».

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