La Nuova Sardegna

Strade a ostacoli nell’isola delle vacanze

di Alessandro Pirina
Strade a ostacoli nell’isola delle vacanze

La Sassari-Olbia resta un incubo per i turisti e non solo: chilometri di cantieri Tra Ozieri e Oschiri un percorso da brividi tra new jersey e segnali invisibili

13 agosto 2017
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INVIATO A OSCHIRI. Turisti all’assalto della Sardegna. Un boom che non si vedeva da anni. In questi giorni a cavallo di Ferragosto la ripresa dell’industria balneare è palpabile ovunque. Nelle località di mare, nelle spiagge, nei ristoranti, nei supermercati. E soprattutto lungo le strade. A qualsiasi ora, anche a notte inoltrata, è quasi impossibile non imbattersi in carovane di auto che, non senza difficoltà, provano ad attraversare l’isola. In questi giorni ci sono code ovunque. Come è facile immaginare le strade più gettonate dal traffico sono quelle per il mare. Da Sassari verso Platamona e in direzione Alghero, da Olbia verso Porto Rotondo e la Costa Smeralda a nord o verso San Teodoro e Budoni a sud. Strade spesso prigioniere di cantieri infiniti che trasformano brevissimi viaggi verso la spiaggia in percorsi da incubo tra rotatorie rimaneggiate, new jersey spuntati all’improvviso e cambi di segnaletica con frequenza quasi quotidiana.

Strada a ostacoli. Emblematica è la Sassari-Olbia, che pur non essendo una strada che porta alle spiagge, è una arteria fondamentale che collega la costa orientale a quella occidentale. Cento chilometri inevitabili per chi sbarca a Olbia e ha preso casa ad Alghero o Stintino e per chi arrivato a Porto Torres o al Riviera del Corallo è atteso in Gallura. Ogni giorno, soprattutto d’estate, sono migliaia le auto che attraversano la Sassari-Olbia. Un coast to coast a ostacoli, in particolare per i turisti, ignari di trovarsi all’interno di un cantiere.

Brutta sorpresa. In realtà, alla partenza chi non ha mai fatto prima la Sassari-Olbia mai potrebbe immaginare di doversi imbattere in un circuito da brivido. Sia da Sassari che da Olbia i primi tratti sono a 4 corsie già da un anno. Dieci chilometri da una parte, dieci dall’altra aperti nel primo dei tagli di nastro del giugno 2016. La brutta sorpresa per gli ignari turisti - ma anche per i tanti sardi non habitué della Sassari-Olbia - arriva all’altezza di Monti da una parte e nella zona di Ozieri-Chilivani dall’altra. La 4 corsie si trasforma in una due corsie più stretta del normale, con strisce gialle che delimitano la carreggiata e tutt’attorno ruspe, new jersey, nastri bianchi e rossi. Un cantiere lungo chilometri che costringe gli automobilisti a processioni con al timone camion e bus.

Brividi a Chilivani. Ma il vero incubo lo si vive tra Ozieri e Oschiri, subito dopo il rettilineo di Chilivani. Un tratto di strada in cui i lavori sono a buon punto. Un lotto che in piccolissima parte - poco più di due chilometri - è già stato aperto un paio di mesi fa nella seconda delle inaugurazioni a puntate. Ma se è vero che i lavori in quel tratto di strada stanno procedendo abbastanza velocemente, è altrettanto vero che la sicurezza per chi lo attraversa oggi lascia a desiderare.

Cartello invisibile. Subito dopo il rettilineo di Chilivani è stato creato uno svincolo provvisorio che permette di “saltare” la quattro corsie in fase di lavorazione. Ma quando si arriva da Sassari l’indicazione per Olbia è stata affidata a un mini cartello giallo che di notte diventa quasi invisibile. Tanto che tantissimi automobilisti, in questi giorni, sono passati dritti, hanno saltato lo svincolo e si sono trovati all’interno della nuova 4 corsie ancora chiusa al traffico. A fargli capire di avere sbagliato strada degli enormi e pericolosissimi new jersey di cemento al centro della carreggiata. Col rischio che qualche auto a velocità sostenuta non riesca a impedire l’impatto con la barriera di cemento. Fortunatamente nelle ultime ore l’Anas ha in parte posto rimedio al pasticcio e ha bloccato l’accesso al tratto di 4 corsie ancora off limits.

Slalom. Ma è tutto quel lotto di strada a essere un incubo per gli automobilisti, costretti a slalom tra new jersey e ruspe. Un viaggio a ostacoli che prosegue anche dopo il breve tratto di 4 corsie, man mano che ci si avvicina a Oschiri. Un tratto che di notte, complice la scarsa illuminazione, diventa un’odissea per chi la sfortuna di essere in viaggio. Un altro punto molto pericoloso è proprio all’altezza del centro del Monte Acuto, con il vecchio salitone oggi diviso in due parti, perché sia in direzione Sassari che verso Olbia il cambio di carreggiata è obbligato. E improvviso.

Prossima tappa. La via crucis sulla Sassari-Olbia, o perlomeno sul lotto 3 tra Ozieri e Oschiri, dovrebbe terminare entro la fine dell’anno. Così hanno annunciato un paio di settimane fa la Regione e l’Anas in occasione della terza inaugurazione a puntate della strada. All’ingresso di Olbia. Presente anche in questa occasione il ministro Graziano Delrio. Ed è stato proprio lui a fissare nella fine del 2019 il termine ultimo per la consegna della 4 corsie. Ma il governatore Francesco Pigliaru, e con lui l’Anas, si è detto ottimista di riuscire ad anticipare l’ultimo taglio di nastri a metà 2019. Tutti guardano con fiducia a quel traguardo, consapevoli però che ad attenderli ci saranno ancora due anni di passione. E due estati da brividi. Anche perché i lotti 5 e 6, tra Berchidda e Monti, sono ancora al palo.

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