La Nuova Sardegna

universitÀ/ lo sciopero dei docenti 

Fedeli: «Troveremo le risorse»

Stipendi bloccati, garanzie del ministro. Lai (Pd): richieste legittime

30 agosto 2017
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SASSARI. «Le risorse per i professori e i ricercatori universitari vanno trovate: la soluzione andrà definita nella legge di bilancio». Nel secondo giorno di sciopero indetto dal «Movimento per la dignità della docenza universitaria», con prof pronti a incrociare le braccia in occasione della sessione d'esami autunnale, la ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ribadisce l'impegno preso fin dall'inizio del suo mandato: «Stiamo lavorando – dice – per creare le giuste condizioni e per sbloccare gli scatti stipendiali. «Nella legge di bilancio dovremo assolutamente trovare le risorse. Vale per i dipendenti pubblici e quindi anche per i docenti universitari e ricercatori, non c'è dubbio». Intanto lo sciopero prosegue: fino al 31 ottobre potrebbero saltare i primi appelli della sessione d'esame, con conseguenti disagi per migliaia di studenti in tutta Italia. La protesta coinvolge anche la Sardegna: sono circa 130 i docenti delle università di Sassari e Cagliati che hanno sottoscritto la lettera di proclamazione firmata da 5.444 professori. Le garanzie della responsabile dell’Istruzione sono state accolte con soddisfazione dal senatore del Pd Silvio Lai, componente della commissione Bilancio al Senato: «Le parole del ministro Fedeli sono la risposta corretta ad una esigenza giusta. In questi anni si sono fatti passi avanti sul fronte della pubblica amministrazione e il via libera a nuove assunzioni in alcuni ambiti lo conferma. Così come, con il decreto sud, si è ridato ossigeno e trasparenza al sistema universitario attraverso le modifiche, necessitate dalla sentenza della corte costituzionale, delle modalità di ripartizione del fondo universitario nazionale a partire dal 2018. L’esigenza di investire sulla formazione universitaria – aggiunge il senatore Lai – è condivisa, e deve essere fatto anche attraverso il superamento del blocco degli stipendi di ricercatori e docenti che perdura da troppi anni. In sede di legge di bilancio dovremo scegliere alcune priorità evitando la dispersione delle risorse».

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