La Nuova Sardegna

Il presidente Francesco Pigliaru al ministro: «Stop agli sbarchi di clandestini in Sardegna»

Uno sbarco di migranti nella costa meridionale della Sardegna (archivio)
Uno sbarco di migranti nella costa meridionale della Sardegna (archivio)

Lettera a Marco Minniti. Da gennaio sono arrivati nel Sulcis 800 algerini, a bordo di barchini e a gruppi di 10-15 persone. Gli arrivi sono quasi quotidiani e c'è allarme sociale

03 settembre 2017
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SASSARI. Arrivano alla spicciolata, gruppi di 10-15 persone. Sbarcano la notte con mezzi di fortuna, spesso vengono intercettati, in molti casi chiedono aiuto perché il barchino sta per affondare in mezzo al mare. Sono algerini e approdano nelle coste del Sulcis, le più vicine al loro paese. Gli sbarchi sono quasi quotidiani, al punto che dall'inizio dell'anno con questa modalità sono arrivati nell'isola circa 800 algerini. Troppi, dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru. Che in una lettera al ministro dell'Interno Marco Minniti ribadisce la necessità di porre un freno al fenomeno, considerato molto grave.

La richiesta era già stata fatta in un precedente incontro al Viminale, il 14 giugno, e l'esponente del governo aveva dato garanzie. Ma da allora nulla è cambiato. E la sensazione è che i numeri del 2017 saranno superiori a quelli del 2016, quando con sbarchi diretti e non controllati nel Sulcis, in Sardegna arrivarono 1106 immigrati irregolari che si aggiungono agli oltre 6mila "ufficiali", scesi dalle navi nell'ambito dei piani Frontex. Per fermare il trend è necessario, dice Pigliaru, che il governo italiano e quello algerino trovino un accordo così da fermare le partenze.

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