La Nuova Sardegna

Vendute le lettere di Lord Nelson scritte alla Maddalena

Horatio Nelson
Horatio Nelson

L’ammiraglio le aveva scritte durante il periodo trascorso alla fonda con la sua flotta

19 settembre 2017
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LA MADDALENA. La battaglia di Trafalgar era ancora lontana quando l’ammiraglio più famoso dei sette mari, Lord Horatio Nelson, aveva portato la sua flotta davanti alla secca di Mezzo Schifo in attesa di intercettare le navi di Napoleone, che si sarebbero dovute dirigere in Africa con l’intenzione di conquistare l’Egitto. Era il 1803 quando Nelson, a bordo della bellissima Hms Victory, scrisse al Maggiore Generale William Villettes, comandante in capo della flotta Britannica nel Mediterraneo di stanza a Malta. E proprio una di quelle lettere, scritte e firmate da Nelson, è stata battuta all’asta per 17mila sterline, circa 19mila euro, qualche mese fa.

Lo ha rivelato la Bbc dopo aver intervistato Jim Spencer, il curatore della vendita che è pronto a mettere all’asta un altro gruppo di lettere. Quella che invece ha già trovato un padrone, disposto a mettere mano al portafogli pur di assicurarsi un cimelio di uno dei più famosi eroi che hanno agito sotto l’Union Jack, racconta le perplessità di Nelson sullo sviluppo delle guerre napoleoniche. L’ammiraglio, tra le righe delle lettere scritte mentre la sua flotta di 13 navi era alla fonda a La Maddalena, ragguaglia il collega sulla possibilità che Napoleone potesse invadere la Gran Bretagna ma anche sull’ipotesi che la Spagna potesse scegliere di schierarsi proprio al fianco dei francesi.

Uno scenario apocalittico per i sudditi di Sua Maestà che non si realizzò fino in fondo anche grazie alle strategia militare di Nelson che dopo aver lasciato La Maddalena non riuscì a intercettare la flotta francese che però inseguì fino a raggiungerla a Cadice dove, durante la battaglia di Capo Trafalgar dell’ottobre del 1805, sconfisse i francesi, nel frattempo alleati con gli spagnoli proprio come aveva pronosticato nelle sue lettere “maddalenine”, e dove fu colpito a morte da un tiratore francese che sparò dall’albero maestro della “ Redoutable”.

La permanenza di Nelson nelle acque dell’arcipelago durò poco più di un anno, con i suoi 2mila uomini che diventarono una fonte di ricchezza per i maddalenini, impegnati nel loro sostentamento, ma anche un problema per l’ordine pubblico. Nelson, intanto, fece amicizia con Agostino Millelire, fratello di Domenico e pilota di fregata della flotta dei Savoia. Prima di prendere il mare con l’idea di intercettare i francesi, era il gennaio del 1805, Nelson regalò al parroco di La Maddalena un crocifisso e due candelabri d’argento in segno di riconoscenza per l’ospitalità. (c.z.)
 

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