legge elettorale
Doppia preferenza di genere il via libera è ormai vicino
CAGLIARI. Altri due giorni di rinvio, ma alla fine lo stralcio ci sarà e domani la prima commissione del Consiglio regionale dovrebbe dare il via libera definitivo alla doppia preferenza di genere...
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CAGLIARI. Altri due giorni di rinvio, ma alla fine lo stralcio ci sarà e domani la prima commissione del Consiglio regionale dovrebbe dare il via libera definitivo alla doppia preferenza di genere nella legge elettorale. Servirà a colmare la voragine della scorsa legislatura, quando invece fu affondata con un vergognoso voto segreto, con questo risultato nelle Regionali del 2014: solo quattro donne elette su sessanta consiglieri.
Pressing 1. A lanciarlo è stata l’ultima associazione nata sul fronte della parità di genere anche in politica: il Coordinamento3 Donne di Sardegna, che è sceso in campo con una petizione on line sul sito «firmiamo.it» Costituito da sindache, il Coordinamento non ha avuto incertezze nel dire: «Speriamo che questa volta sia la volta buona». Per poi aggiungere: «Non vorremmo che semmai sottotraccia una parte del Consiglio di fatto non voglia approvare questo punto fondamentale della riforma e pensi di dilatare ancora una volta i tempi». Secondo uno studio, «la doppia preferenza di genere nella legge elettorale per le Comunali ha portato oltre il 43 per cento di donne nei Municipi». Per la sindaca di Pula, Carla Medau, «è proprio l’assenza di donne che troppi temi decisivi mancano nell'agenda politica della Regione». Per concludere, con Paola Secci, sindaca di Sestu: «Chiediamo che il prossimo voto in aula sia palese e non ci siano trucchi dell’ultim’ora».
Pressing 2. A sollecitare che non ci siano altri «pericolosi slittamenti» è anche il movimento «Meglio in due», il primo a scendere in campo per la doppia preferenze di genere nella legge elettorale.«Chiediamo ai presidenti del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e della Regione, Francesco Pigliaru, di essere coerenti con quanto hanno dichiaro nel recente dibattito sulla violenza contro le donne e cioè che la parità di genere è un diritto anche in politica», è scritto nel comunicato firmato dalle portavoce Elena Secci, Carla Poddesu e Lucia Tidu. «Per questo – è un altro passaggio – auspichiamo che giovedì non ci siano altri rinvii. Soprattutto dopo che i due presidenti hanno ribadito che anche il negare la rappresentanza femminile nella politica è un atto di aggressione non più tollerabile. Per questo sollecitiamo che, subito dopo l'approvazione in commissione, lo stralcio arrivi nel più breve tempo possibile in aula e sia approvato all’unanimità dal Consiglio regionale».
Pressing 1. A lanciarlo è stata l’ultima associazione nata sul fronte della parità di genere anche in politica: il Coordinamento3 Donne di Sardegna, che è sceso in campo con una petizione on line sul sito «firmiamo.it» Costituito da sindache, il Coordinamento non ha avuto incertezze nel dire: «Speriamo che questa volta sia la volta buona». Per poi aggiungere: «Non vorremmo che semmai sottotraccia una parte del Consiglio di fatto non voglia approvare questo punto fondamentale della riforma e pensi di dilatare ancora una volta i tempi». Secondo uno studio, «la doppia preferenza di genere nella legge elettorale per le Comunali ha portato oltre il 43 per cento di donne nei Municipi». Per la sindaca di Pula, Carla Medau, «è proprio l’assenza di donne che troppi temi decisivi mancano nell'agenda politica della Regione». Per concludere, con Paola Secci, sindaca di Sestu: «Chiediamo che il prossimo voto in aula sia palese e non ci siano trucchi dell’ultim’ora».
Pressing 2. A sollecitare che non ci siano altri «pericolosi slittamenti» è anche il movimento «Meglio in due», il primo a scendere in campo per la doppia preferenze di genere nella legge elettorale.«Chiediamo ai presidenti del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e della Regione, Francesco Pigliaru, di essere coerenti con quanto hanno dichiaro nel recente dibattito sulla violenza contro le donne e cioè che la parità di genere è un diritto anche in politica», è scritto nel comunicato firmato dalle portavoce Elena Secci, Carla Poddesu e Lucia Tidu. «Per questo – è un altro passaggio – auspichiamo che giovedì non ci siano altri rinvii. Soprattutto dopo che i due presidenti hanno ribadito che anche il negare la rappresentanza femminile nella politica è un atto di aggressione non più tollerabile. Per questo sollecitiamo che, subito dopo l'approvazione in commissione, lo stralcio arrivi nel più breve tempo possibile in aula e sia approvato all’unanimità dal Consiglio regionale».