A Urzulei l’elisir di lunga vita delle donne
Il paese vanta tre centenarie e una lo diverrà tra pochi giorni. Caterina Murru intanto festeggia 104 anni
URZULEI. La Blue zone dell'Ogliastra si tinge di rosa: a Urzulei la longevità è donna. È qui nel piccolo borgo ai piedi di Monte Grutthas che si cela l'elisir di lunga vita. Sono quattro le centenarie del paese e tutte hanno trascorso la loro lunghissima esistenza all'insegna del lavoro e di uno stile di vita spartano.
Mariangela Mereu che di anni ne compie 103 il prossimo 8 dicembre, vive ancora nella sua casetta in cima alla salita di via San Basilio, circondata dai ricordo di una lunghissima esistenza e accudita da uno stuolo di nipoti . «Mangedda», come la chiamano in paese, non si è mai voluta sposare. E non che le siano mancati i pretendenti. Anzi, le andavano incontro in campagna per chiederla in moglie.
Femminista ante litteram, ha sempre cortesemente rispedito al mittente la richiesta di matrimonio. «Volevo stare tranquilla», commenta con un filo di voce. L'indipendenza, se l'è conquistata col duro lavoro in campagna e realizzando, con l'asfodelo, palinis e crobes che vendeva in tutta l'Ogliastra con i frutti della terra. I suoi figli, i tanti bambini che ha aiutato ad allevare a quando c'era da dare una mano non si è mai sottratta. Un salute di ferro se non fosse per una brutta caduta che le ha complicato un poco la vita.
Scelte diverse hanno fatto le altre due ultracentenarie del paese. Rosa Secci, che ha compiuto 102 anni lo scorso 3 settembre, si è sposata e ha messo su famiglia. Sei figli: tre maschi e tre femmine. Uno, Ennio, è il sindaco di Urzulei. E lei non ha mancato l'appuntamento con le urne. Ora vive con la figlia Veneranda al primo piano della casa di via Fontana che dà sul Municipio. Affronta la giornata con la lettura dei quotidiani, i due regionali e “Il Fatto quotidiano”, che legge speditamente senza occhiali. La sera è riservata alla preghiera. Anche per lei uno stile di vita semplice, ricamo e cucito come passioni. E anche adesso non rinuncia ai vezzi. Nella sua impeccabile camicia nera brilla una spilla e al dito ha un anello. «Me lo ha regalato la mia collega» racconta sorridendo.
La “collega” è la sua amica Caterina Murru, di poco più grande, che ha compiuto 104 anni giovedì 28 settembre. Zia Caterina di figli ne ha avuto quattro, un maschio e tre femmine. Salute di ferro, nessuna pillola e solo una frattura. «Sto bene – dice –, anche se sono stanca». Gradisce le visite ma il pomeriggio è meglio non disturbarla. Anche per lei l'appuntamento col rosario trasmesso in tv è un rituale immancabile. La longevità è scritta nel Dna di famiglia, le sorelle Grazia e Filomena sono mancate all’età di 96 e 99 anni.
All'appello manca soltanto Battistina Cabiddu. Lei i cento anni li compirà tra un mese, il 28 ottobre. Quale segreto condividano le centenarie di Urzulei che raccontano di non aver mai ecceduto col cibo, mangiando ciò che offriva la campagna, ormai è oggetto di ricerca da parte dei ricercatori di mezzo mondo. Se sia il patrimonio genetico invidiabile, lo stile di vita o l'alimentazione genuina lo stabiliranno gli studi. Di certo rimane questa realtà straordinaria: una “Pink zone” nel cuore dell'Ogliastra, terra tra le più longeve al mondo.